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foto di repertorio

ALIFE / PIETRAMELARA – Guerra del gas, i Mallardo confermano le accuse

ALIFE / PIETRAMELARA – Guerra per la distribuzione del gas, Alessandro e Domenico Mallardo (figlio e padre) confermano, sostanzialmente le accuse rese in fase di indagine. Non è stat auna deposizione semplice quella dei due testimoni di Alife, infatti, hanno più volte vacillato, mostrando qualche contraddizione. Si tornerà in aula il prossimo marzo 2018 per ascoltare altri testimoni della pubblica accusa.  Sul banco degli imputati quattro persone. Dall’altra parte, quella della parte lesa, i fratelli Mauriello che nell’ambito della stessa indagine sono stati già giudicati e condannati in primo grado. Sul banco degli imputati, in questa seconda fase del processo, ci sono Antonio Gliottone  di Riardo; Alfredo Caiamano di Pignataro Maggiore; Consuelo Bocconi di Presenzano e Francesco Miele di Pietramelara (questi ultimi due solo per l’accusa di calunnia contro Giovanni e Leopoldo Mauriello).  Un caso che appare complicato ma in realtà è semplice da spiegare. Nell’inchiesta che ha portato all’attuale processo, contro i fratelli Mauriello e gli atri indagati (Gliottone e Caiamano) sono state formulate diverse accuse. Per alcune accuse i Mauriello sono stati riconosciuti colpevoli e per questo condannati in primo grado. Per un singolo episodio, secondo la Procura, sono stati accusati ingiustamente. Una condizione che ha portato al rinvio a giudizio, quindi sotto processo, Mele e Bocconi che sono stati, invece, le vittime nella processo che ha portato alla condanna in primo grado dei Mauriello che hanno affrontato il giudizio con la formula dell’abbreviato.  Fra i difensori figurano gli avvocati Vincenzo Cortellessa, Gennaro Lepre, Ambrogio Vallo, Ignazio Maiorano, Biagio Bianco

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