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ROMA / RIARDO – Acido nella minerale, sequestrate cinque bottiglie Ferrarelle: indaga la Procura di Roma

ROMA / RIARDO –  Cinque bottiglie di acqua minerale Ferrarelle, cinque contenitori di plastica sono finiti all’esame della magistratura per capire cosa sia successo all’Happy Bar, dove il 26 aprile scorso, dove un meccanico ha acquistato una bottiglietta d’acqua con l’acido. Anche quest’ultima, la sesta, è stata sequestrata dagli inquirenti e già esaminata dagli esperti dell’Arpa. Adesso i tecnici dovranno mandare i risultati a piazzale Clodio. A quel punto il sostituto procuratore Stefano Rocco Fava, avrà elementi in più per ricostruire la vicenda che ha portato il 58enne romano Maurizio Tancredi in ospedale, con gola, stomaco e intestino ustionati.
L’obiettivo è quello di accertare eventuali responsabilità. Bisogna capire infatti cosa sia accaduto in quel bar di via Cherso, al civico 90, zona Tor Pignattara, quartiere multietnico della Capitale. La faccenda infatti presenta ancora molti punti oscuri. Secondo quanto riferito dalla stessa vittima ai medici dell’ospedale Sandro Pertini, dov’è ancora ricoverato in osservazione, in gravi condizioni di salute, gli sarebbe stata servita una bottiglietta d’acqua Ferrarelle insieme a un caffè precedentemente ordinato. Il meccanico sarebbe poi uscito in strada e trascorsa circa mezz’ora si sarebbe sentito male. Secondo qualcuno il malore sarebbe avvenuto in strada. Altri raccontano che l’uomo si sarebbe accasciato sulla panchina nell’area verde davanti all’esercizio commerciale, prima di essere soccorso e ricoverato d’urgenza dai sanitari. Il titolare del bar, un cinese indagato per lesioni gravissime, riferisce invece di aver visto la vittima prendere la bottiglietta dal frigo. Una versione ribadita in procura dal legale dell’indagato. È questo il motivo per cui gli inquirenti hanno sequestrato parte di un lotto di bottigliette Ferrarelle. Bisogna escludere anche eventuali responsabilità della nota azienda. Un atto dovuto insomma. Gli esami hanno dimostrato che le bottiglie erano perfettamente sigillate», fa sapere l’azienda. Ad ogni modo, nel laboratorio dell’Arpa, sono state analizzate sei bottigliette. La prima, era quella contenente l’acido ingerito dalla vittima. Nonostante il passare dei giorni, emanava ancora un forte odore nauseabondo. Le altre 5 invece sarebbero risultate perfettamente sigillate. Gli esami comunque continueranno prima di essere ufficialmente depositati in procura. Una buona notizia arriva invece dall’ospedale Sandro Pertini. La vittima non sarebbe più in pericolo di vita.
(fonte: http://www.iltempo.it/roma-capitale/2016/05/05/acido-nella-minerale-sequestrate-5-bottiglie-1.1535936 -Andrea Ossino)

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