Pastorano – Incendio alla Expert, a rischio decine di posti di lavoro. I dubbi dei cittadini: cosa non ha funzionato

Pastorano – L’incendio di ieri pomeriggio che ha distrutto il capannone del deposito della Expert, del gruppo Mallardo, ha in comune con il precedente incendio che distrusse la Ilside solo il fumo tossico, il cattivo odore e la produzione di sostanze velenose liberate nell’aria durante la combustione. Per il resto sono due cose distinte e separate. Quindi ogni tentativo di accomunare i due fatti appare come una forzatura. Per il caso Expert diversi i dubbi che vengono alla mente:
il sistema anticendio?
C’era?
Era funzionante?
Perché non è entrato in azione?
Chi doveva controllare lo ha fatto?
Le autorità preposte hanno verificato ciclicamente il buon funzionamento dell’impianto antincendio?
La proprietà ha fatto altrettanto?
A giudicare da quanto accaduto ieri, sembra proprio di no.  Eppure in un deposito come quello il sistema antincendio dovrebbe essere un autentico gioiello. Tuttavia le fiamme hanno divorato ogni cosa creando milioni di euro di danni alla stessa azienda e scaricando nel territorio circostante i veleni prodotti dalla combustione. I cittadini sono indignati e temono per la loro salute. I politici,  come in ogni altra circostanza, prendono atto e incominciano a sfilare sul luogo del “dramma” per occupare la ribalta, fare le solite promesse, i soliti proclami. Null’altro riescono a fare.
Sarebbe bastato, ad esempio, ritornando al discorso di prima, effettuare le verifiche sull’impianto antincendio.  Ma c’è un dato che sembra allarme ancor più: il fuoco sarebbe giunto dall’esterno attraverso le sterpaglie aggredendo prima i materiali sul piazzale e poi quelli nel capannone. Se tutto questo venisse confermato, allora significherebbe che il sistema antincendio della struttura ha fatto totalmente cilecca. Tutto a danno del territorio e dei cittadini. I lavoratori potrebbero pagare – prima degli altri – le conseguenze dell’incendio di ieri.  Sono, infatti, circa ottanta le unità impiegate in quel deposito, e gran parte sono di Pastorano, che ora rischiano il posto di lavoro.