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CASERTA – Ecco come i “nostri” rappresentanti spendono i nostri soldi. Un’autentica vergogna

CASERTA – Polverino, Grimaldi, Romano, Giordano e gli altri  guadagnano mediamente 200mila euro lordi all’anno. Cifra per cifra tutti i costi del Consiglio regionale

Mezzo milione di euro per le informazioni e gli abbonamenti a giornali e riviste. 3 milioni 400mila euro per portierato e guardiania. 12 miliardi di vecchie lire per le indennità agli ex consiglieri. Le segreteria ed i portaborse costano, tutto compreso, quasi 3 milioni di euro

Cominciano ad emergere i primi numeri delle spese e dei costi del Consiglio regionale della Campania, finiti sotto la lente di ingrandimento della Procura della Repubblica di Napoli. Sotto stretta osservazione da parte dei p.m. e da parte degli uomini della Guardia di finanza che ieri, venerdì, hanno sequestrato diversi faldoni di documenti, gli ormai famosi Upb, ovvero unità previsionale di base, che strutturano il bilancio di previsione di quest’anno.
Questo il dettaglio: complessivamente per il funzionamento del Consiglio regionale sono stati deliberati 70 milioni di euro, così ripartiti: 32 milioni, la somma più pesante e considerevole, per pagare gli stipendi dei dipendenti, di cui 250 sono stabili e diversi altri avventizi; e veniamo alla materia più rovente, e cioè quanto si mettono in “saccoccia” i politici. Le indennità dei Consiglieri regionali della Campania ammontano precisamente a 11 milioni 600 mila euro, che prima del 2002 sarebbero stati poco più di 22 miliardi di lire all’anno. Dividendo questa cifra per 60, fanno circa 200mila euro all’anno per ogni consigliere regionale, che saranno pure lorde, ma, diamine, significa tra i 10mila ed i 12mila euro al mese tra indennità di carica, rimborso spese e funzione.
Il fitto delle sedi del Consiglio Regionale costa 3 milioni 400 mila euro annui.
Veniamo ad un altro capitolo spinoso, ovvero i vitalizi per gli ex consiglieri regionali che ammontano a circa 6 milioni di euro, che dalla prossima consiliatura pare che non saranno più pagati.
Spese postali, 20mila euro.
“Mazzata” per le pulizie, addirittura poco più di un milione di euro all’anno.
Un milione circa anche per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle sedi consiliari.
Elettricità, gas ed acqua: 500mila euro.
Altra batosta per telefoni e telefonini: 548mila euro, dunque più di un miliardo all’anno di vecchie lire.
Portierato e servizio di vigilanza: 2 milioni 700mila euro. Anche per questo capitolo, in tutto onestà, ci sembra un po’ troppo.
Dunque, informazioni giornalistiche ed abbonamenti a giornali, riviste, etc.: 500mila euro. Che dite, è poco? Alcune voci di natura più burocratica pure presentano un conto salato: 400 mila euro per le indennità degli autisti, 1milione450mila euro per il fondo di produttività delle segreterie, nonchè per il compenso del personale delle segreterie stesse. (fonte casertace)

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