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PIETRAMELARA – La Camorra del gas, spedizione punitiva contro imprenditore

pietramelara. “Sei tu il proprietario del gas”?  Poi tante bastonate fino a lasciarlo svenuto al suolo.  Il raid punitivo è avvenuto ieri mattina, intorno alle ore dieci, lungo la provinciale Pantani che collega Vairano Patenora con Pietramelara.
Vittima dell’agguato un impreditore – Francesco Miele, 25 anni di Pietramelara che è stato pestato a sangue da due sconisciuti. Indagano i carabinieri che dovranno fare chiarezza sulla vicenda.  La pista più seguita, al momento, sembra essere quella legata alla guerra attuata dalla malavita per il controllo del territorio nelal vendita del gas, quello in bombole. L’uomo è il titolare di un’azienda con sede a Venafro, la Co.Fran.gas, e ogni giorno, dopo aver caricato il prodotto nella struttura molisana fa il giro dei suoi clienti dell’Alto Casertano. Probabilmente la sua attività avrà infastidito altri concorrenti che invece “pretendono” di vare il monopolio del settore. Condizioni che Mele non avrebbe accettato scatenando così la reazione violenta  degli aggressori. Mele è stato picchiato con  due bastoni, subendo lesioni in tutto il corpo e particolarmente al volto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Pietramelara, che dondurranno le indagini in collaborazione con i militari dell’arma della stazione di Vairano Scalo. Al momento non può essere esclusa nemmeno la piosta legata al pizzo: potrebbe essere che il giovane imprenditore pietramelarese si sarebbe ribellato al pagamento di una somma richiesta dalla malavita. Saranno i carabinieri, ora, a dover fare chiarezza sulla vicenda. La recente storia giudiziaria insegna che la distribuzione del gas è un affare molto ambito dalla malavita organizzata – un po come quello del caro estinto – che non tollera alcuna intromissione nella vicenda. Nell’Alto Casertano poi, negli ultimi tempi, sono arrivati tanti imprenditori che hanno scelto le tranquille campagne dell’Alta Terra di lavoro per realizzare i propri depositi. Quasi tutti vengono dall’are dell’agro aversano. La gente attende l’esito dell’inchiesta sul pestaggio contro Miele.

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5 commenti

  1. Vogliamo chiarezza! Questa volta i carabinieri dovranno arrivare fino in fondo!
    Siamo a Pietramelara non a Casale!!!!
    Tutti noi dovremmo finire di acquistare le bombole da persone in grado di fare una cosa del genere! Non deve essere un giovane concorrente a dar fastidio a questi sporchi individui,dobbiamo essere noi stessi a non comprare piu nemmeno un centesimo di gas e fare in modo che chiudano la bancarella sotto copertura!

  2. SAVERIO SANTAGATA

    Sono d’accordo con isacco, non compriamo più le bombole da certi personaggi, non rendiamoci complici di certi atteggiamenti criminosi.FRANCESCO è un bravo ragazzo, una persona mite, è intollerabile che gli sia accaduto tanto.Le forze dell’ordine dovrebbero spiegare perchè fanno finta di non vedere quello che è sotto gli occhi di tutt, debbono tutelare le persone oneste, sanno di tutto quello che succede a Pietramelara ad opera di certi soggetti, che aspettano a muoversi, che ci scappi qualche altro morto?

  3. Piena solidarietà a Francesco

  4. è stesso il comune che dovrebbe vietare a gente del genere di venire ad investire nel nostro tranquillo paese! lo sanno tutti da dove vengono questi! poi se un pietramelarese vuole fare qualcosa di buono come prendersi in gestione la villa comunale per aprirci un bar gli viene negato perchè dopo piazza de nuccio rimane vuota. SOLIDARIETA’ A FRANCESCO CMQ! ANCHE SE DIFFICILE IN QUESTO MOMENTO NON DEVI MOLLARE!

  5. Francesco e la sua compagnia Consuelo, vogliono solo avere il diritto di lavorare onestamente e qualcuno glielo vuole impedire. Solo in pochi hanno il coraggio di urlare contro una relatà ingiusta e un sistema del tutto corrotto. Tutti dovremmo seguire il coraggio di questi ragazzi!!!!
    Se la legge non ci aiuta non dobbiamo rassegnarci ma essere Uniti e Concreti per poter cambiare le nostre vite.
    Voglio ringraziare tutte le persone che sono solidali con mio fratello.