MIGNANO MONTELUNGO – Un colpo di pistola alla schiena del suo vice comandante – Tommaso Mella – e poi un altro alla sua tempia. Questa l’estrema sintesi dei drammatici momenti che hanno visto la morte di Mella e del suo comandante Angelo Simone. A sparare proprio lo stesso Simone. Un accertamento amministrativo, scaturito da una segnalazione del vice comandante, contro il maresciallo capo, Angelo Simone, sarebbe stato alla base della tragedia che si è consumata questa mattina a Mignano Montelungo. Dissapori che da anni separavano i due militari costretti a convivere sotto lo stesso tetto della caserma dei carabinieri di Mignano, stazione famosa per l’arresto della primula rossa della Camorra, Setola. Questa mattina, dopo una breve , ma intensa, discussione
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