SAN POTITO SANNITICO – Scuola, lavori in alto mare: alunni “sistemati” nell’edificio pericoloso. Genitori indignati

SAN POTITO SANNITICO – Il nuovo polo scolastico di San Potito Sannitico non è pronto, nonostante i fiumi di inchiostro e di parole scritti (sotto dettatura) sulla vicenda. I lavori sono in forte ritardo. Anzi, i lavori per l’annesso campo sportivo – che lo scorso febbraio, attraverso un “roboante” comunicato stampa venivano dati “in dirittura d’arrivo” – non sono mai iniziati.
Così gli alunni, fra pochi giorni, andranno nella struttura pericolosa che non rispetta le norme sismiche.
“Il vecchio plesso di via Pozzo Campagna –  si legge nella delibera di giunta comunale numero 65 del maggio 2015 – è adibita a plesso scolastico risulta completata negli anni 80 secondo le norme tecniche per costruzioni sismiche all’epoca vigenti;  l’intero territorio comunale è stato riclassificato con grado di sismicità di classe 1 per cui le strutture in c.a. all’epoca realizzate non rispondono pienamente ai requisiti imposti dalle nuove norme tecniche di costruzione per le zone sismiche classificate di 1 categoria;  eventuali interventi di miglioramento strutturale del fabbricato non consentirebbero il soddisfacimento in pieno dei nuovi parametri imposti dalle vigenti norme in materia di prevenzione dal rischio sismico;  la ristrutturazione o demolizione e ricostruzione del vecchio edificio scolastico non risulta economicamente vantaggiosa rispetto alla realizzazione ex novo di un nuovo plesso scolastico in quanto, non volendo tener conto della parte in ampliamento che sarebbe stata comunque necessario”.
Insomma quella scuola appariva tanto pericolosa “costringere” gli amministratori a costruirne un’altra nuova, ora, invece, può ospitare gli alunni che fra pochi giorni ritorneranno a scuola.
Dove sta la follia? Dove sta la verità? C’è la certezza che, nella vicenda, sono stati curati gli interessi della collettività?
I fatti dicono che non avendo completato il nuovo plesso faraonico tra qualche giorno i bambini si accingeranno a frequentare un edificio che la stessa amministrazione ha ritenuto da un’analisi costi benefici non conveniente ne mettere in sicurezza, ne abbattere e ricostruire e pertanto farlo divenire un deposito di materiali non appena terminato il nuovo plesso dove i lavori sono in alto mare.