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Francesco Imperadore e Antonio Romano

SAN POTITO SANNITICO – Lavori nel centro storico, l’infallibile Romano e i romanzi di Verne

SAN POTITO SANNITICO (di Laura Sarni) – Gli uffici tecnici comunali sono diventati autentiche fucine di prodigi. A volte, talmente prodigiosi che sembrano far parte di Mirabilandia. Alcuni tecnici sembrano, addirittura diventati dei “creativi”, capaci – come il migliore prestigiatore, di tirar fuori dal cilindro, colpi ad effetto. E che effetto”!
Un effetto capace di produrre tanti soldini per tecnici, collaudatori, imprese e per tutto l’entourage competente. Mica bruscolini!
Leggendo l’ultima determinazione tecnica del comune di San Potito Sannitico, quella a firma dell’infallibile ingegnere Antonio Romano, da Gioia Sannitica, si potrebbe restare esterrefatti. Quasi senza fiato davanti a tanta arguzia che – a tratti – sembra sfociare nella “letteratura”. Già perché, a volte, certe cose, sembrano somigliare più ad un romanzo di Jules  Verne che ad atti freddi e burocratici.
La determinazione numero 8 dell’altro ieri 28 luglio, è relativa ai lavori di “Riqualificazione e Valorizzazione a fini turistici del centro storico e dei siti di pregio del centro abitato di San Potito Sannitico“.
Lavori ufficialmente terminati lo scorso 31 dicembre 2015, ma, di fatto, ancora in esecuzione. Ma come è possibile? Una cosa del genere non può accadere!
Invece, a San Potito Sannitico si può fare! Almeno a leggere certi atti amministrativi.
Leggere, ad esmepio,  la determinazione numero otto, è davvero cosa simpatica; ad un certo punto l’infallibile Romano scrive: “Considerato che: l’amministrazione comunale, coerentemente alle  condizioni fissate dall’avviso pubblico, ha assunto l’impegno a concludere finanziariamente il progetto entro il termine del 31.12 .2015”.
Già, “coerentemente” alle  condizioni fissate dall’avviso pubblico.
Insomma  Romano scrive che il comune assunse l’impegno di concludere finanziariamente il progetto entro il 31 dicembre 2015, ma i lavori, ad oggi, 30 luglio 2016, sono ancora in corso. Anche se consegnati in via definitiva lo scorso 12 agosto 2015. Intanto fornisce un un acconto anche ai collaudatori. Ma per collaudare cosa se i lavori sono in ancora in corso? Forse perché formalmente dovevano essere, in base alla questione 31/12 /2015 e ai tempi offerti dall’impresa, già terminati? Ma non lo sono?
Insomma, è tutto un romanzo.

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