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RIARDO – Muore sul lavoro a 41anni, nessuno è ancora indagato

riardo.  Non risultano persone indagate, al momento, per la morte di Vittorio Cifone,   avvenuta sabato mattina nella zona industriale di Salerno. Gli inquirenti vogliono capire prima le cause esatte del decesso di Vittorio Cifone, 41 anni, caduto mentre rimuoveva la copertura di eternit da un capannone nella zona industriale di Salerno. Non è da escludersi, infatti, che l’operaio possa essersi sentito male prima di cadere nel vuoto. Solo l’autopsia potrà chiarire come sia morto Vittorio Cifone. a dinamica, però, appare chiara. L’operaio ha messo un piede su una lastra in vetro, che ha ceduto sotto il suo peso. Poi la fune di sicurezza s’è spezzata, in modo finora inspiegabile. E’ proprio su questo dettaglio che si concentrano le indagini coordinate dal procuratore Roberti e seguite dal magistrato Cardillo. Tra i reperti acquisiti sul posto dalla Polizia, vi sarebbe anche una copia della corda che si è spezzata, oltre a quella che ha ceduto lasciando cadere per dieci metri Vittorio Cifone. Fino a quando non saranno chiari tutti questi aspetti sarà difficile individuare eventuali responsabilità. Il corpo di Vittorio sposato e padre di tre figli, dipendente della società Ateco di Nocera  Inferiore specializzata nella bonifica e installazione di pannelli fotovoltaici, si trova nell’obitorio  dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” del capoluogo e attende l’ok del  magistrato per la ‘liberalizzazione’. ‘ stato infatti già eseguito un primo esame esterno dal  medico legale per cercare di ricostruire esattamente la dinamica dell’incidente e le cause.  Secondo una prima teoria investigativa dell’incidente, affidata agli agenti delle Volanti della  Polizia, guidati dalla dottoressa Rossana Trimarco, l’operaio specializzato era sul tetto del  capannone quando, con ogni probabilità, ha ceduto la fune di contenimento che lo teneva  legato all’abbaino.  Inutili i tentativi di reggersi. Come nulla ha potuto il collega che ha  assistito inerme al dramma  consumatosi dinanzi ai suoi occhi. L’intera area è stata posta sotto sequestro mentre gli ispettori del lavoro hanno per l’intera  mattinata eseguito sopralluoghi per cercare eventuali norme violate.
Intanto, nella zona industriale di Salerno, a pochi metri da Pontecagnano, già ieri mattina i  sono visti alcuni familiari e amici dell’operaio morto che hanno successivamente seguito la salma  in ospedale. Parallelamente, a Somma Vesuviana, in via Mazzini, presso l’abitazione del  41enne, una lunga fila di conoscenti sta facendo sentire la propria vicinanza ai congiunti. Si ripropone la sicurezza sui posti di lavoro. L’Inail, attraverso una campagna informativa  insieme ad altri Enti pubblici, l’anno scorso ha anche snocciolato alcuni dati. Nel periodo  compreso tra il primo gennaio e il 31 agosto del 2011 gli incidente mortali sono stati sei.  Il  dato è provvisorio.
Pur lasciando intravedere una riduzione, il dramma delle ‘morti bianche’  non è certo risolto. Il comparto industriale quello più colpito; fanalino di cosa l’area agricola. L’attenzione resta alta. Come del resto i controlli delle autorità preposte. Anche nel caso di Vittorio Cifone si cercherà di capire la causa esatta della morte. Dalla  fatalità alla violazione delle norme vigenti in materia.

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