PRATA SANNITA – Strade ed edifici pubblici nel degrado, spuntano i ‘giardini pensili’ di erbacce

PRATA SANNITA – L’ottava meraviglia del mondo moderno: i giardini pensili di Prata Sannita. Un residente scrive alla nostra redazione per segnalare lo stato di degrado in cui versa il paesino dell’Alto Casertano, famoso per essere diventato una splendida riserva naturale, dove la vegetazione cresce rigogliosa e la flora vegetale va a braccetto con sviluppo turistico e culturale. “Come tutti sanno, l’ambiente è uno dei beni primari da proteggere, a qualsiasi costo!  E chi meglio dell’Amministrazione Comunale di Prata Sannita svolge questo compito? Nessuno! Già…oltre a tutelare le bellezze naturali che circondano il paese, la vegetazione delle montagne e il fiume Lete, il Comune sta  tentando di sviluppare questo modello anche all’interno delle strade del paese, attraverso interventi specifici e mirati alla crescita di una vegetazione rigogliosissima. Una scelta precisa fatta dalla politica comunale- scrive il cittadino-: mantenere gli arbusti in salute, senza provvedere alla pulizia ordinaria per creare una grande riserva naturale dove le piante possano riprodursi e svilupparsi senza alcun intervento dell’uomo. Soprattutto nel bellissimo borgo medievale che, anziché diventare attrazione turistica per la sua storia, sta diventando meta di turisti per le piante che, ormai, crescono rigogliose lungo le strade. E guai a parlare di degrado o di poca cura da parte del Comune: si tratta di una scelta precisa, finalizzata a candidare Prata Sannita a ottava meraviglia del mondo moderno!   Si. Avete capito bene! Basta guardare la casa comunale: sono riusciti a ricreare i famosi giardini prensili di Babilonia sulle grondaie del Comune- continua ironico il cittadino-.     Probabilmente, però, l’impianto di irrigazione non funziona bene visto che ormai gli arbusti sono diventati secchi. Almeno, speriamo che sia sufficiente a candidare Prata Sannita al Guinness dei primati, per il record raggiunto nel degrado urbano!!!  Altro che “vessilli sulle mura del castello” o rivalutazione del borgo medievale”, conclude.