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PIETRAMELARA – Omicidio colposo, parte il processo d’appello per la morte di un bambino di 5 anni

pietramelara. E’ accusato di aver causato la morte di un bambino, schiacciato da un cancello automatico. La pubblica accusa, nel processo di appello che è partito ieri, chiede la condanna ad un anno e due mesi contro Antonio Perretta.
L’artigiano di Pietramelara – difeso dall’accovato Ciro Balbo – era già stato assolto in primo grado dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il processo che è partito ieri presso la corte di appello di Napoli, riprenderà il prossimo otobre quando saranno ascoltate le parti civili e la difesa dell’imputato. L’artigiano pietramelarese aveva realizzato e sistemato il cancello presso il condomino dove poi avvenne la disgrazia. I fatti accaddero nel dicembre del 2007 quando un bambino di 5 anni morì  schiacciato da un cancello a Santa Maria Capua Vetere. Secondo quanto riferiscono i carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere, il cancello metallico scorrevole era posto all’ingresso del condominio dove il bimbo abitava con la sua famiglia; il cancello era predisposto per l’apertura elettrica ma al momento risultava azionabile solo manualmente. Quando è accadde l’incidente, alle 15,30 circa, il bambino non era solo e qualcuno stava manovrando manualmente il cancello. Il bambino viveva con la mamma e i nonni materni nell’abitazione di Via Fardella da circa un mese. Il cantiere dell’edificio non era ancora ultimato.  Dalle prime indagini eseguite dai carabinieri emersero numerose carenze circa la messa in sicurezza dell’impianto, quali l’assenza di dispositivi di arresto di fine corsa in apertura e di rete metallica di protezione. Saranno ora i giudici dell’appello a decidere sulla colpevolezza o meno dell’imputato.

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