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Vairano Patenora – Premio Taverna Catena, vincono Angelone e Gianfrancesco

Vairano Patenora (di Nicolina Moretta) – Premiati lo storico Pino Angelone e il regista Luca Gianfrancesco. Il riconoscimento “Taverna Catena”, simbolo dell’Unità d’Italia, alla terza edizione, vuole onorare i migliori talenti del territorio dell’Alto Casertano. Ed è la Preside Erminia Cortellessa, da vera padrona di casa, a ricordare ai numerosi sindaci presenti che il nostro territorio ha belle eccellenze e affinchè queste trovino il giusto modo per esprimersi, serve che tutti debbano collaborare. Parla il sindaco di Vairano Patenora Bartolomeo Cantelmo che ringrazia la preside dell’ospitalità. Viene mostrato una parte del film-documentario dei fatti storici inediti e cruenti che vissero la nostra gente dopo l’otto Settembe del ’43. Il Professore Angelone si emoziona e i suoi occhi sono bagnati dalle lacrime; si giustifica:- Venti anni di ricerca, vedere ora tutto sullo schermo. Ma non è questa la verità, il documentario è già stato proiettato al Quirinale, la verità è che lo emoziona condividerlo con le persone con le quali è cresciuto e certamente la stessa cosa vale anche per il regista Gianfrancesco.
Il documentario parla della resistenza ai tedeschi. E’ ricordare per il recupero della memoria. Il colmare una lacuna che investiva tutto il casertano della quale non si conoscevano gli eventi. La nostra provincia, dopo Arezzo, è la seconda provincia d’Italia per morti civili. Lo sanno bene i due testimoni dei tempi e anche coprotagonisti del documentario, presenti in sala: Giuseppe Filippone e Corrado Zenga. E che dire del finanziamento dell’Ambasciata Tedesca in Italia al documentario, che ha voluto così fare un po’ i conti con la sua storia. Vi sono passati eroici ed esemplari dei nostri padri del casertano che per molti anni sono rimasti sconosciuti e ai quali lo storico e il regista hanno dato forma e spessore. E in questo contesto cade proprio bene la domanda che emerge dal pubblico. E’ una giovane studentessa, Norma Zoglio, che chiede: Come mai tutto quello che accade nell’Italia Meridionale, dal 1860 viene messo nel dimenticatoio? “ La classe dirigente meridionale non ha voluto che l’Italia Meridionale assurgesse ad un ruolo importante”. E’ la risposta dello storico Angelone che ci aiuta a comprendere anche il presente.

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