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PIETRAMELARA / CAIANELLO – Inquinamento dei torrenti, il giudice ha deciso: assolti Feroce e Menditto

PIETRAMELARA / CAIANELLO – Inquinamento dei torrenti, il giudice ha deciso: assolto il sindaco Marino Feroce e il tecnico comunale Antonio Menditto di Pietramelara. Erano finiti nell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, scattata nel 2011, sulla “bontà” dei depuratori comunali. Il sindaco di Caianello era accusato di aver violato gli obblighi connessi alla propria carica omettendo di procedere al trattamento delle acque fognarie e determinando un inquinamento dei corsi d’acqua nei quali finivano le fogne del paese. Oggi il giudice per l’udienza preliminare ha scagionato da ogni accusa Feroce e Menditto. La fascia tricolore di Caianello ha affidato la propria difesa all’avvocato Ernesto De Angelis.  La “mala depurazione” delle acque reflue rimane – in tutta la provincia di Caserta, e non solo – un’emergenza dai mille volti, complessa da gestire e anche da raccontare, ma per cui l’ambiente continua a pagare un prezzo altissimo. Il problema principale resterebbe, su tutto il territorio, quello dell’inefficienza dei depuratori: obsoleti e sottodimensionati rispetto alle esigenze reali di Comuni. Nella maggior parte dei casi i sistemi sono di tipo misto: basta un acquazzone in più e i depuratori si sovraccaricano. Le irregolarità della depurazione possono essere tante: acque “fuori tabella” o scaricate direttamente al suolo, oppure fanghi derivati da acque industriali che vengono spacciati per fanghi di derivazione domestica e riutilizzati come concimi in agricoltura.

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