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GIOIA SANNITICA – OPERAIO MORTO SUL CANTIERE, RACCIO ALLA VEDOVA: ABBIAMO FATTO TANTO

GIOIA SANNITICA  – Operaio morto sul cantiere, la vedova  di Albino Tammaro, nei giorni scorsi, ha protestato per evidenziare l’assoluta mancanza di iniziative serie in suo favore. Soprattutto la signora Tammaro ha evidenziato anche la scarsa vicinanza affettiva, in considerazione del fatto che Albino era amico di tutti gli amministratori comunali. La polemica ora non accenna a placarsi. Michelangelo Raccio, fascia tricolore  di Gioia Sannitica. ha inteso replicare alle lamentele della vedova:
faccio presente che il sottoscritto, come tutta l’Amministrazione, di fronte ad una tragedia come quella che ha colpito Albino e la sua famiglia ha voluto operare in punta di piedi, senza clamori, per il rispetto che si deve soprattutto alla memoria del nostro caro concittadino scomparso. Per questo motivo, e per evitare ogni strumentalizzazione, ciò che è stato messo in atto non è stato pubblicizzato, anche in considerazione del fatto che ci sono dei minori da proteggere. 
Avremmo voluto che questa coltre pietosa e rispettosa del dolore altrui fosse capita da tutti ma così, con tutta evidenza, non è stato. Mi vedo costretto, allora, mio malgrado, ad esplicitare quanto è stato fatto a sostegno della signora Maria Antonietta e della sua famiglia:
1 – con delibera di Giunta Comunale n.7 del gennaio 2016 sono stati stanziati per i figli della signora Maria Antonietta fondi per il pagamento della mensa e del trasporto scolastico per tutto l’anno restante (sei mesi). Il denaro per la copertura dei costi proviene interamente dagli emolumenti del Sindaco e degli Assessori;
2 – è stato proposto alla signora Maria Antonietta di lavorare con il Comune attraverso lo strumento dei voucher-lavoro, proprio per onorare quella dignità a cui aspira ogni lavoratrice, come evidenziato nell’articolo pubblicato. Purtroppo ad oggi nessuna richiesta di partecipazione al bando è pervenuta da parte della stessa;
3 – è stato proposto, sempre alla signora Maria Antonietta, di effettuare domanda per l’ottenimento di un contributo una tantum di carattere socio-assistenziale (attraverso l’ufficio di piano – ambito C4). I nostri uffici afferenti all’area sociale si sono resi disponibili anche per la compilazione della domanda. Anche questa proposta è caduta nel vuoto;
4 – infine, come è noto, è riconosciuta ope legis una rendita INAIL alle vedove dei caduti sul lavoro e alle loro famiglie, oltre al risarcimento del danno tanatologico che viene riconosciuto ed erogato a parte.
Come si può facilmente constatare, è stato fatto molto di più di quello che la legge consente di fare in questi casi; per questo motivo, ancora di più, queste incomprensibili esternazioni lasciano l’amaro in bocca.
L’Amministrazione da me guidata si adopera ogni giorno per aiutare le famiglie più sfortunate del nostro territorio, sempre con massima riservatezza;  alcune di esse si trovano in condizioni economiche molto più precarie di quella appena descritta. Si tratta di nostri concittadini che ogni giorno affrontano con grande dignità le ristrettezze della vita.
L’unica cosa che “regna”, nell’Amministrazione da me guidata, è il rispetto per gli altri. Mi dispiace constatare, però, che chi “consiglia” la signora Maria Antonietta difetta di questo rispetto e non si fa nessuno scrupolo, pur avendo coscienza del danno che procura soprattutto ad essa e alla sua famiglia.
Infine, ritengo che a volte i riflettori su immani tragedie umane come queste sia meglio accenderli “cum grano salis” e con molta riverenza, soprattutto nei confronti del lutto e del dolore, ma non voglio insegnare il mestiere a nessuno. 
Ora spero che scenda il silenzio sul dolore che ha colpito tutti noi e spero, altresì, che la memoria di Albino sia onorata con serietà e rispetto, da tutti”. (il sindaco Michelangelo Raccio)

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