TEANO / CAIANELLO – Droga, maxi coltivazione al confine fra i due comuni. La seconda volta in poco tempo. Troppe analogie

TEANO / CAIANELLO – Droga, maxi coltivazione al confine fra i due comuni. La seconda volta in poco tempo. Si cercano i colpevoli. La scoperta fatta lo scorso sabato dai carabinieri di Teano – in collaborazione con i militari delle stazioni di Vairano Scalo e Pietramelara – sembra essere la fotocopia della coltivazione ritrovata dai carabinieri un anno prima, quasi nella stessa zona. Anche sabato scorso, come avvenne del resto un anno fa, nessun colpevole. I due casi presentano anche un’altra analogia: i proprietari dei fondi erano ignari di quello che accadeva sui loro terreni. Quindi chi ha agito conosce bene il posto e i proprietari. Chi ha coltivato la marijuana sapeva che i proprietari di quei fondi non sarebbero mai andati sulle loro proprietà. La speranza è che le indagini possano ora condurre all’individuazione dei responsabili delle due coltivazioni.

Il sequestro di sabato scorso:
La grossa piantagione è stata rinvenuta al confine con Caianello (CE), località boschetto, nei pressi della strada interpoderale della s.p. 329, i carabinieri della stazione di Teano (CE), unitamente a quelli delle stazioni di Vairano Scalo (CE) e Pietramelara (CE), nonché quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Capua hanno rinvenuto, su di un fondo agricolo di circa 300 mq, una coltivazione clandestina di piante di “marijuana”. Successivamente i militari dell’Arma hanno provveduto al recupero delle 155 piante dell’altezza media di 2.20 m ed un peso complessivo di 220 kg. Il valore dello stupefacente sottoposto a sequestro è stato stimato in circa 1 milione di euro. Gli ulteriori controlli eseguiti sul fondo hanno consentito di scoprire un capillare impianto di irrigazione e di recuperare gli attrezzi utilizzati per la coltivazione. L’appezzamento di terreno è risultato intestato ad una donna del luogo estranea ai fatti.

Il sequestro di un anno fa:
Circa un anno fa, i carabinieri della stazione di Vairano Scalo, scoprirono – quasi nella stessa zona – una coltivazione di droga su un vasto terreno alle porte del paese. Nella parte centrale del terreno erano stati sistemati diversi bidoni nei quali veniva fatta confluire l’acqua necessaria per garantire l’irrigazione – attraverso apposite canaline – alle piantine di marijuana. Una ventina, circa, le piante scoperte e sequestrate dai carabinieri agli ordini del maresciallo Palazzo; lo stesso Palazzo ha condotto le indagini sul caso per tentare di scoprire i responsabili di fatti. Il terreno appartiene ad un professionista del posto. Lui stesso ha avvisato i militari dell’arma, una volta scoperto la piantagione fuorilegge

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