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PONTELATONE / FORMICOLA – Immigrati, militanti di Fratelli d’Italia maltrattati a Le Campole

PONTELATONE / FORMICOLA   (di Antonio Migliozzi) – Militanti di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale provenienti da più comuni della provincia di Caserta, nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 19 giugno, si sono recati presso il Comune di Pontelatone laddove si trovano ospiti un numero consisteole di extracomunitari presso il centro turistico a quattro stelle “Le Campole”, per solidarizzare con la cittadinanza locale e le forze dell’ordine dopo il grave incidente avvenuto il giorno precedente con protagonisti proprio una quarantina di extracomunitari con un blocco stradale armati con quanto trovato per l’occasione, ed accedendo sia i cittadini che le stesse forze dell’ordine.  Accompagnati dal dirigente nazionale del partito Gimmi Cangiano ( candidato alle scorse consultazioni regionali ), il gruppo di militanti di FdI – An si sono recato all’esterno della struttura “Le Campole”. Trovando ostilità da parte dei proprietari della struttura ed anche qualche “gestaccio” poco ortodosso di qualche extracomunitario di passaggio in qualche auto, il gruppo di militanti del partito di Giorgia Meloni si sono recati al centro del paese proprio alle porte del Municipio. Armato di un megafono, Gimmi Cangiano ha iniziato a spiegare la ragione della loro presenza in paese, mentre timidamente qualche cittadino locale che si trovava nel bar adiacente al Municipio è uscito dal locale partecipando all’iniziativa.  “Vogliamo che i diritti vengano adottati prima agli italiani, e poi anche ha bisogno e viene da altri continenti”, è stato il messaggio più volte ripetuto da Gimmi Cangiano.”E’ inaudito che degli extracomunitari che vengono accolti nel nostro Paese in strutture di lusso, ai quali viene stanziato circa 900 euro al mese, e quindi il doppio di una pensione sociale ed il triplo di una pensione di invalidità, si permettano di bloccare delle strade ed aggredire sia i cittadini italiani che le forze dell’ordine. Noi questa Italia del Governo Renzi non la vogliamo. Noi questa Europa così governata non la vogliamo. Noi vogliamo che ai nostri figli venga garantito un futuro tranquillo, e non vogliamo vivere con la paura di uscire di casa ed essere aggrediti. Il nostro discorso non ha nulla a che vedere con il razzismo. Tutt’altro. Noi ce la prendiamo principalmente con chi di queste persone, Buzzi docet, ne fa un vero e proprio commercio”.  La manifestazione è terminata in maniera pacifica proprio così come è iniziata, mentre il problema dell’accoglienza di questi extracomunitari sembra rimanere ancora una grande piaga del nostro Paese, mentre l’Europa sembra fare orecchie da mercanti.
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