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RIARDO – Fonderia, raccolte migliaia di firme “contro”

RIARDO – Per una intera giornata, decine di giovani riardesi, hanno animato i “centri di raccolta” delle firme contro l’arrivo della fonderia ipotizzata dal gruppo Ragosta. E’ già il terzo appuntamento del genere in poche settimane. Le adesioni raccolte, secondo alcune indiscrezioni, superano il migliaio.  I volontari riardesi – che hanno operato in collaborazione con la Proloco, guidata dalla coraggiosa Luana Rianna – hanno spiegato ai cittadini le loro ragioni evidenziando i pericoli che potrebbero derivare dal progetto. La raccolta firme  arriva il giorno dopo gli arresti che hanno decapitato il gruppo Ragosta con l’emissione di provvedimenti cautelari nei confronti di Fedele Ragosta, sua moglie e i suoi fratelli. Le accuse sono pesanti e il sospetto di rapporti con la malavita organizzata, pure. Fedele, Francesco e Giovanni – si legge a pagina 871 dell’ordinanza di arresto – sono  gravemente indiziati di concorso esterno in associazione mafiosa – premessa la evidente gravità delle condotte a loro ascritte nella presente trattazione e la loro eccezionale rilevanza in termini di contributo fornito al sodalizio (i soggetti di cui sopra hanno costituito – in modo coerente ed efficace – uno dei più formidabili  gruppi di reinvestitori della camorra campana), in considerazione , appunto, del titolo e della gravità del reato, unico elemento idoneo ad elidere la presunzione di pericolosità potrebbe essere la episodicità della condotta contestata ovvero la sua risalenza nel tempo”.

I dubbi
L’ultima indagine della guardia di finanza, quella che l’altro ieri ha portato in carcere i Ragosta, non è stato  un fulmine a ciel sereno. Da tempo il gruppo è al centro di pesanti e importnati inchieste.
Questo aspetto, a Riardo, sembra essere stato dimenticato fino a ieri. Mentre in altri comuni, vedi Pietravairano l’amministrazione comunale ha fatto le barricate contro le cave del gruppo Moccia, a Riardo il progetto fonderia – come afferma lo stesso gruppo Ragosta in un nota dello scorso novembre – si “sta portando avanti con le istituzioni per la realizzazione di una moderna mini acciaieria”.
Perchè gli amministratori riardesi non hanno ritenuto dover  opporre un “no” deciso alle richieste dei Ragosta, nonostante la presenza di due delibere di consiglio comunali che vietavano al gruppo anche di realizzare lo studio di fattibilità?

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