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Bartolomeo Cantelmo, sindaco di Vairano Patenora

VAIRANO PATENORA – Castello e Borgo, la convenzione passa in consiglio: pronto il ricorso al Tar. Lo firmeranno oltre 100 cittadini.

Bartolomeo Cantelmo, sindaco di Vairano Patenora
Bartolomeo Cantelmo, sindaco di Vairano Patenora

VAIRANO PATENORA – Castello e borgo antico, il consiglio comunale approva la convenzione con la “giovanissima” Borghi e Castelli. Ora il “regalo” è ufficiale. Scatterà, come preannunciato anche in consiglio comunale, immediatamente una class action (azione popolare) contro la decisione del consiglio comunale. Sarebbero oltre 100 i cittadini pronti a firmare il ricorso al Tar che sarà affidato ad un gruppo di avvocati che saranno coordinati da un legale, Raffaele Moreno, esperto nel settore amministrativo. Secondo i ricorrenti sono tante le irregolarità e le violazioni che vizierebbero l’intera procedura che, per certi aspetti, somiglia tanto ad un “vestito cucito su misura”. La convenzione è passata con il voto contrario di Raffaele Del Vecchio e Raffaele Lanfredi, tutti gli altri hanno detto “sì”.
Durante il consiglio comunale di questa sera, il consigliere di opposizione Raffaele Lanfredi ha fatto protocollare una relazione nella quale evidenzia una serie di perplessità sulla convenzione e sulla procedura, annunciando proprio il ricorso ai giudici amministrativi e alla Procura della Repubblica.
Chi si oppone alla scelta della maggioranza guidata dal sindaco Bartolomeo Cantelmo è sicuramente favorevole al recupero del borgo e del castello; si oppone invece, a scelte “forzate” e in probabile violazione delle leggi e delle norme. Insomma, chi promuoverà il ricorso al Tar e alla magistratura, lo farà perché fermamente convinto che si poteva fare meglio, soprattutto nell’interesse dei cittadini di Vairano. Il Castello e il centro storico, per il sindaco Bartolomeo Cantelmo e la sua maggioranza, tutto il blocco, vale meno di un  buon locale commerciale. Infatti, mentre per fittare un qualsiasi locale commerciale della zona servono più di 1.anno000 (mille) euro al mese; il centro storico e il castello saranno concessi per 1.000 (mille) euro al mese. Tutto il blocco per appena 12mila euro all’anno. Per 89 anni.

 

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19 commenti

  1. Guidati da Moreno??? Annamo bene…

  2. mandateli a quel paese a sta gente tanto non serve a niente non fanno altro che i
    rovinare vairano p.

  3. Ma questi oriundi di avvocati perché non vanno a gestire i problemi dei loro paesi di origine e lasciano decidere ai veri proprietari del borgo i cosiddetti vairanesi.

  4. nonsenepuo'piu'

    I vairanesi, almeno così sembrerebbe, non hanno lungimiranza per capire la portata di tale fatto. Prova ne sono i commenti spesso assurdi scritti solo per colpire “quello o quell’altro”, ma quando c’é da fare qualcosa per il benessere della comunità’ dove sono? L’opposizione che fine ha fatto (fatta eccezione per i due Raffaele)?! Gli avvocati vairanesi dove sono? I grandi professionisti che fanno? Restano a guardare? E allora!!!! Meglio un avvocato Moreno che il vuoto assoluto! E spero che a firmare saranno 1000, 10.000 e non solo i 100 ipotizzati nell’articolo!!! Una volta tanto siate uniti e non fate come i “canali” (le tegole dei tetti) che si fanno p..ì uno addosso all’ altro!!!!!!

  5. Credo che non si sia compresa la finalità dell’azione che si va ad intraprendere e si discuta con la piccineria mentale del campanilismo più bieco ed autolesionista.
    Sembra di capire che non si metta in discussione la bontà del fine che è quello del recupero del castello e del borgo medievale.
    È lo strumento per realizzare il fine che è in discussione perché non risponde alla trasparenza e alla legalità.
    E allora qual è il problema?
    Se è tutto lecito e trasparente i giudici respingeranno il ricorso, se ci sono magagne ed irregolarità nella procedura seguita è giusto che venga annullato tutto.
    Ora che sia un vairanese a portare avanti l’azione o un altro pinco pallino qualsiasi cosa cambia?
    Pensassero a fare le cose correttamente questi amministratori ed a rispettare di più gli interessi della collettività e non i propri e nessuno gli solleverà problemi.

  6. Ma scandalizzatevi per le centinaia di migliaia di euro annui che vi toglie dalle tasche il dirigente unico del Comune di Vairano di cui non si è ancora compresa l’utilità se non quella per le sue tasche e non per chi cerca di riportare nel solco della legalità un’azione amministrativa semplicemente VERGOGNOSA E COLLUSA CON L’OPPOSIZIONE, QUINDI, SENZA NESSUN CONTROLLO.

  7. Sveglia !!!! Come si fa a credere che si possa fare un ricorso al Tar in un caso come questo?? Se l’ha suggerito questo fantomatico avvocato gli consiglio di ritornare a scuola !!! Il Tar un ricorso come questo non lo può neanche esaminare perché sarebbe inammissibile . Andate da qualche avvocato amministrativista vero e vedete cosa vi dice.

  8. ilgrillovairanese

    SIETE UNA MASSA DI PECORE E MERITARE DI ESSERE STIMOLATE DAL DIABETE, il GRILLO DOCET!

  9. ilgrillovairanese

    PS Dopo la scazzotata, la saga dei “MATTONI” com’è andata a finire con l’ex Vigile?

  10. Ricerca imprese: Hai cercato BORGHI E CASTELLI PROJECT S.R.L. per Denominazione su tutte le province.

    Hai scelto la ricerca avanzata con i seguenti parametri:
    Ordinamento: DENOMINAZIONE ascendente

    In data 25/01/2015 non risulta presente l’impresa cercata.

  11. illy caffè secondo me se sei un avvocato ci devi ritornare tu all’università e devi rifare l’esame di diritto amministrativo perché tutte le controversie derivanti dalla concessione di beni pubblici a norma del vecchio art. 5 delle legge (TAR) 1034/1971 e del vigente art. 7 del c.p.a. rientrano nella giurisdizione del giudice amministrativo anche relativamente al canone concordato.
    Inoltre, vorrei informarti anche di questo: nella peggiore delle ipotesi (e non è questo il caso) se fai un ricorso che viene dichiarato inammissibile da un qualsiasi giudice per difetto di giurisdizione esiste l’istituto della traslatio judicii che ti consente di riassumere l’azione davanti al giudice competente senza decadere da nessun termine.
    Ti consiglio a questo punto, ciucciariello mio, di aggiornarti rilassandoti con un buon caffè possibilmente non Illy ma Moreno.

  12. In questo caso poi la giurisdizione del G.A. è ancor più radicata perché il Comune non cede solo il diritto di superficie ma si spoglia anche di fondamentali potestà pubbliche in favore del Concessionario conferendogli la facoltà di chiedere finanziamenti pubblici alla regione o all’Unione Europea, di dare incarichi professionali, di affidare appalti di lavori pubblici e/o di servizi.
    Come vedi, ciucciariello mio, ce n’è a iosa di materia per individuare nel G.A. la giurisdizione competente.

  13. Aggiungo ancora che – ferma restando la urgente e indiscutibile necessità di un piano di recupero del castello e del borgo medievale – nella specie è stata posta in essere con una procedura per nulla trasparente, che ha violato la legge, con una convenzione che è un mostro giuridico (specialmente dopo le modifiche apportate nell’ultimo consiglio comunale che ne hanno fatto un polpettone, ricordo tra le tante “la decadenza del concessionario dall’ipoteca in caso di inadempimento” proposta da un consigliere, qualcosa di giuridicamente inesistente).
    Pensate che mi è stato detto che la ditta concessionaria oltre ad essere stata costituita per l’occasione, senza quindi alcuna affidabilità nello specifico settore e con sede legale, a quanto pare, in un residence, non ha dato nessuna garanzia economica, così come sarebbe stata obbligata a fare e così come sarebbe stato del tutto naturale in casi del genere.
    E la garanzia migliore sarebbe stata il rilascio di una fideiussione bancaria a prima richiesta con un primario istituto di credito.
    Ma quale banca rilascerebbe una fideiussione ad una società di recente costituzione che quando ha presentato la domanda di affidamento non era neanche iscritta alla camera di commercio?
    Ovviamente al ricorso al TAR si accompagnerà un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica ed un esposto-denuncia alla Procura regionale dell Corte dei conti affinché gli amministratori ed i funzionari comunali che hanno adottato ed approvato tutti gli atti della concessione rispondano di eventuali reati e dell’eventuale danno erariale che le competenti AA.GG. accerteranno.

  14. È come concludo, il discorso dell’avv. Moreno, dicendovi ” e vaggiu trattate”. Ma indipendentemente da quello esposto dall’Avv. Moreno, che avendo intrapreso una personale battaglia con Cantelmo, ma vi sembra il caso di finirla con questa pagliacciata dove si conoscono i promotori ed ideatori della società e di tutto quello che c’è dietro? Cari amici che tempi sono cambiati, meglio fare un passo indietro e fare le cose per regola che ritrovarsi la guardia di finanza alle 4 di mattina che bussa sotto casa!

  15. Per “Consulenza”: impara ad utilizzare il pc. Se cerchi come si deve l’impresa esiste.
    Saluti

  16. imbecille l`impresa è INATTIVA

  17. Caro “Consulenza” posso essere pure imbecille ma tu hai scritto che l’impresa non ESISTE. ti sbagli!!! impara ad usare il pc!
    Posso essere pure imbecille ma se leggessi il glossario della camera di commercio scopriresti che impresa INATTIVA vuol dire che la stessa ancora non ha presentato la Dichiarazione di inizio attività (ovviamente la borghi e castelli non lo avrò fatto ancora perché ancora deve iniziare). E ciò è perfettamente LECITO!
    Posso essere pure imbecille ma INATTIVA NON VUOL DIRE INESISTENTE.
    Use your brain!
    Ti saluto affettuosamente!
    http://www.infocamere.it/doc/glossario.pdf
    http://www.registroimprese.it/ricerca-libera-e-acquisto

  18. Se vogliamo essere precisi INATTIVA, in termini legali, significa che ad oggi la società presso la camera di commercio non ha avviato alcuna attività prevista dal l’oggetto sociale. Tale circostanza non è di poco conto perché bisogna verificare il bando cosa prevedeva e comunque una società che ad oggi non ha attivato l’oggetto sociale che garanzie può dare??1

  19. Si chiama SCIA, la dia sono due anni che non si fa più