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PIETRAVAIRANO – Cave e cementificio, nuova conferenza dei servizi

PIETRAVAIRANO – Cave e cementifici su Monte Monaco e Monte Fossato, il gruppo Moccia “riparte” da zero. Dopo le pesanti sconfitte – strategiche – subite davanti al Tar (dove praticamente hanno riunciato a molti ricorsi) e innanzi al Consiglio dei Ministri il quale ha stabilito la sovranità del comune sulla vicenda cave, il potente gruppo industriale ha riavviato – attraverso  la Regione – una nuova conferenza dei servizi.

Il ruolo della Procura
Appare davvero singolare come molti uffici regionali sembrano essere a “disposizion” di diversi potentati economici-finanziari, piuttosto che essere a disposizione dei cittadini. Così mese dopo mese, anno dopo anno, restano in piedi situazioni che invece dovrebbero essere già morte e sepolte; probabilmente, con lo scopo principale di trovare – prima o poi – la strada giusta per “infilare” l’avversario e coloro che tentano di tutelare il territorio. Nella prossima conferenza dei servizi, quindi, potrebbe avere un ruolo chiave la procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere  a cui – già in più occasioni – si è rivolto  il sindaco di Pietravairano Francesco Zarone. E potrebbe ancora rivolgersi alla stessa Procura se intranvedesse   nell’ennesima conferenza dei servizi un nuovo modo per fare pressione su un territorio e su un popolo che ha già espresso chiaramente la propria volontà.

Lo scempio
Le cave che da decenni soffocano Caserta si sposteranno a Pietravariano che insorge contro questa possibilità rifiutando l’idea di vedere, ben presto, devastate alcune colline poste a meno di due chilometri dal piccolo centro. L’area interessata all’estrazione è ricoperta da una lussureggiante vegetazione e rappresenta un habitat ideale per tanti animali.  Una zona che ben presto potrebbe rappresentare un mero ricordo. Il prossimo 26 giugno si svolgerà la conferenza di servizi, presso il genio civile di Caserta, necessaria per la valutazione del progetto presentato dal gruppo Moccia-Buzi. L’amministrazione comunale – guidata dal sindaco Francesco Zarone evidenzia:  “non ci interessano i ritorni economici ma la salute della gente e l’integrità del territorio. Davanti a queste cose non ci sono adeguate ricompense. Noi saremo vigili e non permetteremo a nessuno di cannibalizzare il nostro territorio. Siamo pronti ad assumere qualsiasi iniziativa – anche estrema – per difendere il nostro paese e il futuro dei nostri figli.”

Il comitato civico

“Contro il  cementificio ,   a favore  di un  piano di  sviluppo sostenibile”. E’ questa l’idea del comitato civico guidato da maria Acquaro sulla questione cave.  “Le dichiarazioni fatte alla stampa da alcuni politici casertani sulla necessità di favorire  la “crescita”  con il potenziamento di attività produttive nel settore industriale, sono quanto mai anacronistiche, se non addirittura fuori luogo. Sarebbe quanto mai opportuno prendere coscienza che un’epoca è finita ed è giunto il momento di aprire un “tavolo di concertazione” circa la necessità e l’urgenza per la provincia di Caserta di  un Piano di Sviluppo Sostenibile!
Se si denuncia l’illegittimità di  una lunga e selvaggia attività estrattiva sul  territorio casertano, a maggior  ragione, va denunciata l’illegittimità  della delocalizzazione di tale industria  a  Pietravairano,  la cui amministrazione di Francesco Zarone  vi sta opponendo  uno sviluppo del territorio  orientato alla valorizzazione delle risorse esistenti.  Privare la gente della salute, del paesaggio, dell’ambiente che sono beni comuni e che costituiscono una risorsa enorme per creare più occupazione qualificata, più qualità della vita, più opportunità per tutti,  è un sopruso e un’ infrazione grave alla Costituzione.
La chiusura della Cementir, così come della Moccia S.p.A. potrebbe essere l’occasione giusta per promuovere uno sviluppo  alternativo del territorio, finora sfruttato in maniera esagerata con l’escavazione  e la corrosione di intere colline.
Il costruendo Policlinico offre una pluralità di occasioni occupazionali e di investimento anche in rispondenza dei principi della “mobilità” e della “flessibilità” in questi ultimi tempi ampiamente richiesta  per il  mondo del lavoro.   Ma, i “nostri” politici sono a conoscenza delle grandi potenzialità del patrimonio storico, artistico e culturale dei nostri centri storici a Caserta e nei comuni dell’Alto Casertano?   La nostra vera ricchezza da esaltare e promuovere come primaria ed insostituibile  fonte di sviluppo è  spesso dimenticata e si nasconde  nei nostri musei, nei nostri siti archeologici, nei nostri borghi medioevali, nelle nostre risorse agro-alimentari, nelle nostre riserve di acque minerali, nei nostri paesaggi dei parchi regionali, nelle nostre specie di flora e fauna protette, nei nostri antichi mestieri e nei nostri prodotti tipici locali. E’ sulla valorizzazione di queste risorse che va incentrata la “sfida” di un Progetto  di Sviluppo Sostenibile su cui  i politici e i sindacati si dovrebbero impegnare”.

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4 commenti

  1. amo pietravairano

    Teniamo duro e andiamo a vincere. Continua cosi Sindaco. Il popolo e’ al tuo fianco

  2. salve sono francesco volevo dire al sindaco ke stiamo tutti con te sopratutto le 150 famiglie degli operai ke lavorano con il gruppo moccia che andranno alla caritas per mangiare,il mezzogiorno si lamenta sempre ke nn c e lavoro….faccio un plauso al sindaco ke aveva tutti i requisiti giusti pe far si ke una grande industria poteva mettere le radici in un piccolo paese ke poteva diventare grande..

  3. E prenditela con il gruppo Moccia che lavora dove non potrebbe no? Che c’entra Pietravairano se i tuoi datori di lavoro?

  4. allora prenditela con lo stato,regione,e provincia ke lascia i permessi per cosrtuire queste industrie.. Perche il lavoro e un diritto di tutti ed e una cosa preziosa e come tutte le cose preziose non si trova.. con i controlli ke ci sono adesso..costruire una centrale nucleare sarebbe piu facile…poi sarebbe un riscatto economico non indifferetnte per i comune..con la solita risp…e la salute dei cittadini ci interessa di piu…a me hanno insegnato ke lo stato protegge il suo popolo non lo uccide..lasciando costruire ste fabbriche