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TORA E PICCILLI – Gestione depuratori, avviso di garanzia per l’ex sindaco De Simone, il tecnico Avella e i titolare dell’impresa di Venafro, Iovino

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TORA E PICCILLI – Gestione depuratori comunali, avviso di garanzia per l’ex  sindaco Angelo De Simone, il tecnico comunale Giovanna Avella e  Davide Iovino, titolare dell’impresa – di Venafro – che gestiva gli impianti di depurazione. In un primo momento l’avviso di garanzia sembrava essere destinato all’attuale sindaco Natascia Valentino,  in qualità di sindaco protempore.  La Procura ha poi indirizzato l’atto, giustamente,  al sindaco in carica nel 2011, periodo in cui  è scattata l’inchiesta, cioè Angelo De Simone, attuale consigliere di minoranza nel comune di Tora e Piccilli.
“Mi sento sereno – afferma De Simone –  perché rispetto ai fatti contestati posso dimostrare, documenti alla mano, di essere estraneo alle accuse. Nei prossimi giorni, insieme al mio avvocato di fiducia, ci recheremo in Procura per spiegare al Magistrato le nostre ragioni, dimostrando, con gli atti, la nostra estraneità ai fatti”.
Tutto rientra all’interno di un’indagine scattata nel 2011 quando i carabinieri del Noe (coadiuvati dai tecnici dell’Asl e dell’Arpac) avviarono una capillare indagine – su diversi comuni della provincia di Caserta – per verificare l’efficienza dei sistemi di depurazione dei vai municipi. L’indagine della Procura partirebbe dal presupposto che molti depuratori non funzionerebbero a norma o, peggio ancora, rappresenterebbero solo un sistema per convogliare nei torrenti e nei fiumi i liquami rpovenienti dalle fogne. La “mala depurazione” delle acque reflue rimane – in tutta la Nazione – un’emergenza dai mille volti, complessa da gestire e anche da raccontare, ma per cui l’ambiente continua a pagare un prezzo altissimo. Il problema principale resterebbe, su tutto il territorio, quello dell’inefficienza dei depuratori: obsoleti e sottodimensionati rispetto alle esigenze reali di Comuni. Nella maggior parte dei casi i sistemi sono di tipo misto: basta un acquazzone in più e i depuratori si sovraccaricano. Le irregolarità della depurazione possono essere tante: acque “fuori tabella” o scaricate direttamente al suolo, oppure fanghi derivati da acque industriali che vengono spacciati per fanghi di derivazione domestica e riutilizzati come concimi in agricoltura.

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