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TORA E PICCILLI – CAVA TAVERNA SAN FELICE, VALENTINO HA DETTO “SI”. LO CERTIFICA LA DELIBERA 19. ASSORDANTE IL SILENZIO DEL PSI

 

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TORA E PICCILLI – Cava di Taverna San Felice, la pubblicazione degli atti del primo consiglio comunale della nuova amministrazione “imbarazza” il PSI di Gennaro Oliviero. Ora diventa essenziale che, sull’argomento, il consigliere regionale Oliviero renda pubblica la sua posizione in merito alla prima azione amministrativa del suo sindaco Natascia Valentino. Bisogna capire se il partito socialista negli ultimi tempi ha cambiato opinione sulla chiusura delle cave in provincia di Caserta, oppure se Valentino non tiene in considerazione alcuna, le linee guida dettate dallo stesso Psi in tema di ambiente e tutela della salute dei cittadini. Anzi, a questo punto nasce un sospetto: Perché la Valentino chiese al vice ministro Nencini (durante la sua visita a Tora lo scorso maggio) l’ impegno a realizzare la rotonda sulla Casilina? A cosa dovrebbe servire un’opera realizzata col denaro dello Stato? A smistare un traffico che dovrebbe essere intenso verso il piccolo paese di montagna noto come Tora e Piccilli? O forse questa rotonda servirà proprio a facilitare il traffico dei mezzi pesanti in vista della riapertura della cava come autorizzato da Valentino al suo primo consiglio? Ma la tendenza di Valentino al “doppio gioco” sembrerebbe una costante. Il sindaco di Tora e Piccilli, Natascia Valentino, infatti, aveva cercato di “mascherare” la sua approvazione alla riapertura della cava come una semplice approvazione dei verbali della seduta precedente. Un progetto portato avanti dall’ex sindaco De Simone approvato dal neo sindaco di Oliviero. La nuova storia per Tora e Piccilli sembrerebbe solo un revival in bianco e nero della precedente.

Un’approvazione avvenuta senza alcuna esitazione, senza un minimo di tentennamento. Quando uno è convinto, avrà pensato il primo cittadino di Tora e Piccilli, non serve voltarsi indietro, né sentire la voce delle sirene (leggi Antonio Mammoli) che ti invitano a rimandare di qualche mese per riflettere . Di certo tutti i comuni intorno sono in fermento: le associazioni ambientaliste di Pietravairano e Vairano Patenora sono pronte alla protesta e chiedono a Valentino di rivedere le proprie scelte nell’interesse di un intero territorio. Le polemiche nate subito dopo quel consiglio comunale però, qualche tentennamento hanno innescato nel neo sindaco – Natascia Valentino – tanto che, a caldo, avrebbe più volte ribadito che la sua è stata una semplice approvazione dei verbali precedenti. Ma possibile che un sindaco, il cui compito è amministrare, non conosca la differenza fra due azioni amministrative totalmente diverse? Possibile che un sindaco abbia affermato di pensare di aver fatto un atto amministrativo piuttosto che un altro? Possibile che un sindaco non conosca la differenza tra l’approvazione dei verbali della seduta precedente(verbalen.18) e l’approvazione della riapertura della cava x un’estensione di cinque campi da calcio(verbale n.19)? Così non è.

Il “doppio gioco” della Valentino non regge. La prova è sull’albo pretorio del comune di Tora e Piccilli, dove sono pubblicate la delibera 19 (Conferma di mutamento di destinazione d’uso e richiesta di rettifica perimetrazione aree soggette ad Usi Civici al foglio 13 del Comune di Presenzano per l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza della cava di calcare esistente, sita in località Taverna S. Felice), e la delibera numero 18 dello stesso giorno (Approvazione verbali sedute precedenti). La delibera di consiglio comunale, la numero 19 dello scorso sei giugno 2014, certifica la volontà del consiglio comunale di Tora e Piccilli, appena eletto, alla sua “prima volta” in aula, di procedere, in sostanza, alla riattivazione della cava di Taverna San Felice.

In paese la polemica non si placa e coinvolge anche il partito di Valentino, il PSI, che da anni, invece si batte per la chiusura di tutte le cave in provincia di Caserta. Sulla questione il consigliere regionale, Gennaro Oliviero, non ha voluto parlare, riservandosi di farlo appena avrà letto la documentazione relativa alla vicenda. Ma ora gli atti sono pubblici e Oliviero non dovrebbe più tacere. Oppure il “sostegno” al neo sindaco di Tora e Piccilli Valentino vale più di anni di battaglie ambientaliste? Se si, per quali ragioni?

Saranno interessati dall’estrazione approvata dalla nuova amministrazione Valentino ulteriori cinque ettari di territorio (praticamente cinque campi di calcio messi insieme) per una superficie di 50mila metri quadrati. Saranno, probabilmente, milioni, i metri cubi di materiale cavato e utilizzato dall’impresa che se ne occuperà. Il tutto avverrà a pochi metri dalla clinica Villa Giovanna, finora fiore all’occhiello dell’intero territorio, il cui proprietario è stato un tenace sostenitore di Valentino durante la sua campagna elettorale. Nonostante tutto a causa della scelta di Valentino a farne le spese seppure solo in termini di immagine sarebbe proprio la Clinica Villa Giovanna. I suoi pazienti sceglieranno di concludere le proprie esistenze fra mezzi pesanti polveri sottili e altro? Insomma, sembra ripetersi il caso drammatico del policlinico di Caserta che sta nascendo circondato da cave, fra polveri sottili e altri agenti inquinanti. e la terra dei fuochi spostarsi nell’alto casertano.

Numeri impressionanti che “passano” però attraverso un progetto di risanamento ambientale di cui si è fatto carico un imprenditore privato che è talmente buono da accollarsi anche la bonifica della cava comunale attigua al proprio sito. E poi si dice che i benefattori non esistono più! Ma a caval donato non si guarda in bocca e Valentino, durante il consiglio comunale di pochi giorni fa, il primo della sua amministrazione, ha firmato senza pensarci due volte il nulla osta al piano di risanamento ambientale del sito di proprietà dell’impresa Di Gasparro. Un progetto di recupero ambientale che si estende anche sulla cava di proprietà comunale, praticamente adiacente quella della ditta proponente. La parola definitiva spetterà alla conferenza dei servizi indetta dal Genio Civile di Caserta. Ma le condizioni ormai sono tutte “favorevoli”. Difatti il sì della conferenza dei servizi sembrerebbe ormai quasi solo una formalità vista l’apertura formale della Valentino al progetto Cava, sua prima azione amministrativa.

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