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AILANO – Accorpamento servizi municipali, Lanzone guida la “resistenza” dei piccoli comuni

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AILANO. Parte dal piccolo paese del Matese la “resistenza” contro l’accorpamento dei servizi municipali per i piccoli comuni, voluto dal decreto dell’associazionismo obbligatorio tra i piccoli Enti. Se entro luglio i Comuni non adempiono al provvedimento inserito nella spending review, arriverà il Commissario. L’associazionismo prevede l’unione di almeno tre Comuni che formino un Ente da 3mila abitanti se appartenenti o appartenuti alle Comunità Montane, mentre 10mila se non rientranti in questa categoria. Ci saranno 48 Sindaci dei Piccoli Comuni della Provincia di Caserta che si riuniranno giovedì 26 giugno prossimo, presso l’Auditorium del Comune di Ailano per fare il punto della situazione in riferimento all’associazionismo obbligatorio stabilito dalla normativa vigente che prevede la scadenza del 30 giugno 2014 quale termine per stabilire quali e quanti dei Comuni abbiano provveduto alla scelta dei partner (almeno tre Comuni per un minimo di 3.000 abitanti se appartenenti o appartenuti a Comunità Montane e per almeno 10.000 abitanti se non rientranti in questa categoria). I Comuni sono stati invitati dall’apposito ufficio per i Piccoli Comuni istituito dalla Giunta presieduta dall’On.le Caldoro su proposta dell’Assessore agli Enti Locali On.le Pasquale Sommese ma richiesta esplicitamente dall’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni d’Italia, in Campania rappresentata da Arturo Manera e da Antonio Bossone che è anche Sindaco del Comune di Lauro. La riunione è necessaria per scongiurare la possibile nomina del Commissario ad acta, sanzione appositamente prevista dalla spending review ed anche dalla recente legge 7 aprile 2014, n. 56, cosiddetta Del Rio, per i Comuni che al 1° Luglio dovessero risultare inadempienti e che non abbiano quantomeno avviato consultazioni e procedure. Il Prefetto della Provincia, Dott.ssa Carmela Pagano, è stata invitata alla riunione proprio per capire quali sono i suoi orientamenti, se procederà cioè immediatamente alla nomina dei Commissari o meno, in questo momento di grandi difficoltà in cui i Sindaci si sono venuti a trovare, soprattutto i neoeletti, anche per colpa di una legislazione farraginosa e difficilmente applicabile ed anche per la concomitanza con altre scadenze pur complesse e degne di tanta attenzione (bilanci e conti consuntivi, oltre che l’avvio, per tanti, di una difficile consiliatura per le enormi difficoltà legate alla penuria di risorse).  I Sindaci saranno affiancati dai Segretari Comunali che condividendo il difficile momento della crisi economica e l’avvio di questa “Rivoluzione” negli enti locali debbono anche fare i conti con la dichiarata volontà del Governo e delle forze politiche rappresentate (spinte forse anche da un’opinione pubblica stanca di privilegi che avviliscono il Paese ma i cui effetti cadono sulle persone e le categorie più deboli ed indifese) di sopprimerne la figura professionale che nei Piccoli Comuni è considerata dagli Amministratori ancora indispensabile, anzi alcuni propongono di affidare loro altre impegnative competenze soprattutto in tema di giustizia con l’istituzione del Giudice Conciliatore in ogni Comune, come un tempo, che farebbe venire meno il pericolo per i Cittadini di doversi recare molto lontano per vedersi riconosciuto il diritto di avvalersi della magistratura ordinaria per le questioni anche di piccola e piccolissima entità. All’incontro parteciperà il Formez che ufficializzerà l’impegno ad assecondare le richieste di assistenza cui i Sindaci ed i loro uffici potranno ricorrere a costo zero in virtù della convenzione stipulata dalla Regione Campania con quell’Istituto di formazione. Saranno anche presenti i rappresentanti delle associazioni degli enti locali che assistono i Comuni in questo difficile momento di transizione, associazioni che stanno prodigando ogni sforzo per far migliorare e semplificare non solo ma anche di rendere la legislazione più vicina ai reali bisogni dei cittadini, in particolare l’ANPCI che ha anche offerto di assisterli (i Comuni che dovessero essere commissariati) con la presentazione di un ricorso incidentale alla Corte Costituzionale proprio perché esamini la legislazione sotto il profilo della legittimità, come suggerito anche dall’Emerito Prof. Avv. Giuseppe Abbamonte nella riunione del Forum Asmel svoltosi a Napoli il 9 maggio u.s. Gli amministratori e coloro che abitano nelle aree più remote e svantaggiate dell’Italia, in uno quelle che si ostinano a risiedere nei Piccoli Comuni ma in cui, secondo un recente sondaggio della “Coltivatori Diretti”, oltre il 65% degli Italiano vorrebbe viverci, vanno tutelati e difesi in ogni occasione e momento noi dell’ANPCI abbiamo coniato il motto che ci anticipa e ci segue:  “NOI NON CI ARRENDIAMO, VENDEREMO CARA LA PELLE”. (cs)

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