CASAL DI PRINCIPE – Camorra, il boss Antonio Iovine si pente: un colpo durissimo per i clan

CASAL DI PRINCIPE – Una decisione incredibile che potrebbe portare a forti ripercussioni sul clan dei Casalesi: il boss Antonio Iovine, alias “O’ninno”, si è pentito. Arrestato nel 2010 dall’ex capo della Mobile di Napoli Vittorio Pisani dopo una lunga latitanza, 4 anni di carcere duro al regime del 41 bis lo hanno convinto a collaborare con la giustizia. Ora sono in tanti a tremare per le possibili rivelazioni del boss Casalese.  La notizia era nell’aria da tempo e rappresenta una vera e propria svolta investigativa e di mentalità . Antonio Iovine uno dei tre maggiori boss del clan dei casalesi, si è pentito ora Iovine sta già ricostruendo 30 anni di vita del clan che ha monopolizzato gran parte dell’economia della provincia di Caserta, con ampie relazioni nella politica e nella pubblica amministrazione. Inutile dire che sono in centinaia, forse in migliaia quelli che tremano.  Antonio Iovine, 50anni era stato arrestato dalla squadra mobile di napoli, comandata da Vittorio Pisani, nell’autunno 2010 in un rifugio segreto a Casal di Principe, dopo 15 anni di latitanza. E’ considerato il vero e proprio ministro dell’economia l’uomo delle grandi pianificazioni finanziare del clan dei casalesi. Ha trascorso gli ultimi 4 anni al regime del carcere duro.  Potrebbe essere stata una coincidenza, ma in molti avevano alzato le antenne lunedi’ scorso, quando, in sede di requisitoria, il pubblico ministero della Dda Antonello Ardituro, durante il processo delle intimidazioni ai danni della giornalista, ora senatrice del Pd, Rosaria Capacchione, e dello scrittore Roberto Saviano, a fronte della richiesta di condanna a un anno e mezzo per il boss Francesco Bidognetti e gli avvocati Michele Santonastaso e D’Aniello, per Antonio Iovine era stata l’assoluzione, “non perchè non sia certo della sua colpevolezza –  ha spiegato il pm- , ma perchè non c’è la possibilità di dimostrarlo“.