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ALVIGNANO – Municipio, la “caccia al topo” di Romano

ALVIGNANO – Amministrazione, licenze edilizie, cantieri privati,  impegni personali e cani ammaestrati. “Sono questi i fattori che caratterizzano alcuni dei nostri amministratori che non hanno mai tempo – come da loro stessi affermato – per partecipare alle giunte municipali.  Hanno tutto il giorno a disposizoine, però, per stare “rintanati” (come dei topini) nell’ufficio tecnico comunale, settore urbanistica. Eppure non avrebbero più titolo per stare così assiduamente in quella sede, visto che da qualche mese – forse per tentare di sfuggire all’occhio indiscreto della guardia di finanza – si sono liberati di quelle deleghe che sembravano calzare a pennello per uno che nella vita fa il costruttore. Troppo evidente per sfuggire agli investigatori. E il tempo sarà galantuomo per smascherare coloro che riescono a monopolizzare, magari facendo leva sul ruolo amministrativo, la costruzione dei cantieri privati in Alvignano. Costruttori  che utilizzano spesso i politici per mantenere saldo il loro “privilegio” saltando di amministazione in amministrazione come dei topi sul formaggio. Come dire, i sindaci passano, i costruttori-assessori restano, quasi sempre gli stessi.  Ci sono poi i soiti “cani ammaestrati” e ben pagati che abbaiano al semplice comando del padrone. A volte, però, abbaino in modo talmente confuso da sembrare ubriachi”. Sono affermazione  del consigliere di opposizione Sergio Romano che ha così inteso fornire ai cittadini un punto da cui sviluppare una propria idea su alcune situazioni che da tempo, secondo Romano, opprimono la cittadina ai piedi del Monte Maggiore.
Romano auspica che, presto, venga fatta piena luce sull’intera vicenda. Nuova Gazzetta di Caserta

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