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TEANO – Impianto Gesia, Osservatorio e assemblea pubblica. Fumo stronca Scoglio: inutile tentativo di sviamento, è tutta fuffa.

TEANO – In città c’è qualcuno, per fortuna, ancora in grado di analizzare con freddezza i fatti riuscendo a discernere le cose utili dai “teatrini”.  Molto chiara la risposta di Giancarlo Fumo, nella vita avvocato amministrativista, al post pubblicato dal primo cittadino Gianni Scoglio, con cui si convoca un’assemblea pubblica per discutere della vicenda Gesia.
Le parole di Fumo non lasciano spazio a dubbi interpretativi: “mi dite a cosa serve l’osservatorio? La convocazione di una assemblea pubblica altro non è che l’ennesimo tentativo di sviamento posto in essere da questa amministrazione che, come le precedenti, non ha saputo valutare nel giusto modo la pericolosità di un tal tipo di insediamento. C’è’ una sentenza passata in giudicato, la GESIA ha vinto, fine della storia!”.
Le parole del professionista sidicino arrivano in replica all’annuncio di Scoglio che dopo aver ripercorso la storia recente che ha condotto all’autorizzazione in favore di Gesia che recita: “… al di là delle iniziative legali che stiamo intraprendendo come ente, è stato costituito un Osservatorio civico, che sta lavorando da settimane per fornire un ulteriore contributo alla causa di tutta la popolazione sidicina. Durante l’ultima assemblea del suddetto osservatorio è stato richiesto, a gran voce, un incontro pubblico con i rappresentanti politici territoriali sovracomunali di tutte le appartenenze politiche, che sono stati invitati a partecipare.  La questione del nuovo “Impianto GESIA” richiede un contributo importante da parte di tutta la società civile, per far sentire la nostra voce anche al di fuori delle aule di tribunale. Pertanto, chiedo la Vostra partecipazione all’assemblea pubblica che si terrà il prossimo 4 maggio, alle ore 16:30, presso la Sala del Seminario Diocesano, sita in Teano (CE) al Vico Ginnasio n. 1, alla presenza dei rappresentanti politici territoriali sovracomunali, al fine di ascoltare dalla loro voce quali scelte di pianificazione territoriale e di sviluppo immaginano per il nostro territorio.  Dobbiamo essere uniti e numerosi per ribadire, ancora una volta, con determinazione, il nostro NO all’impianto”.

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