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l’I 5 giugno 2005, il SAMMARCO viaggiava a bordo dell’autovettura dell’istituto di vigilanza lavoro e giustizia, per raggiungere il luogo in cui espletava il servizio dì vigilanza, un ripetitore di compagnia telefonica, quando veniva intercettato e bloccato, in via Ciglio, ne! centro di Casapesenna, dagli odierni indagati e dallo ZIELLO, i quali, con i volti coperti da passamontagna, prima lo minacciavano, allo scopo – come si sarebbe appreso dopo – di impossessarsi della sua pistola di ordinanza, poi lo raggiungevano con vari colpi d’arma da fuoco, allorché il SAMMARCO tentava di reagire.
Il SAMMARCO, malgrado ferito gravemente, aveva continuato a guidare l’auto fino a Villa Literno, ma, lì giunto, si era fermato agonizzante. Era poi morto, la mattina dopo, presso l’ospedale Cardarelli di Napoli, dove era stato trasportato.
Circa un mese prima, e precisamente il 2 maggio 2005, il SAMMARCO era già stato oggetto di altra rapina, durante la quale gli erano state sottratte, sotto la minaccia di un fucile a pompa c di una pistola, l’auto c la radio di servizio, nonché l’arma in dotazione (una Beretta cai. 9 x 21). A detta del collaboratore di giustìzia ZIELLO, era stato il suo gruppo a mettere a segno anche tale rapina: la pistola rapinata in tale occasione al SAMMARCO era proprio quella con la quale lo stesso SAMMARCO sarebbe stato ucciso il mese dopo,
L’attività investigativa si è giovata, come si è detto, delle dichiarazioni del collaboratole di giustizia ZIELLO, autore materiale del delitto, che ha chiamato in correità i due attuali indagati, suoi complici in quella occasione
Le propalazioni del collaboratore di giustizia hanno trovato conferma in riscontri oggettivi e individualizzanti, consistiti, tra l’altro, negli esiti dell’attività di intercettazione, telefonica e ambientale, svolta nell’ambito della intelligente ed efficace attività investigativa dei militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Prìncipe, coordinati dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. L’indagine rientra in una più ampia attività, investigativa condotta dagli stessi militari, su delega della Procura della Repubblica, che ha fatto luce, altresì, sui seguenti eventi delittuosi avvenuti nell’anno 2006, i cui autori, e cioè lo ZIELLO e altri suoi compiici, sono attualmente destinatari di richiesta di rinvio a giudizio:
1. rapina consumata, in data 27.8.2006, in Villa di Briano. ai danni degli addetti al distributore di carburante Q8, sito sulla SS.7 bis Nola-Vi la Literno (richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di ZIELLO Gaetano);
2. tentato omicidio c rapina consumata, in data 23,9.2006, in Casal di Principe, ai danni degli addetti al distributore AGIP, sito sulla SS.7 bis Nola-Villa Literno. Nella circostanza venivano esplosi all’indirizzo di uno dei due addetti al distributore, numerosi colpi d’arma da fuoco che, fortunatamente, non lo raggiungevano (richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di ZIELLO Gaetano e di altri tre complici);
3. rapina consumata, in data 16.9.2006, in Frignano, ai danni degli addetti al distributore TAMOIL sito al km 26 dell’Asse mediano (richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di ZIELLO Gaetano);
4. rapina consumata, in data 17.9.2006, in Castel Volturno, ai danni degli addetti al distributore TOTAL, sito sula SS 7 quater km 30 (richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di ZIELLO Gaetano);
5. rapina consumata, in data 17.9.2006, in Cancello ed Anione, ai danni degli addetti ai distributore AG IP (richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di ZIELLO Gaetano).
