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ORTA DI ATELLA – Concessioni edilizie e abuso d’ufficio, 16 indagati. Anche il sindaco Brancaccio

ORTA DI ATELLA – I Carabinieri delia Compagnia di Marcianise stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo di beni, emesso dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di 16 indagati, tra cui il sindaco del Comune di Orla di Atella Angelo Brancaccio per i reati di i abuso d’ufficio e concessione di permesso a costruire in deroga agli strumenti urbanistici. Il provvedimento riguarderà il sequestro del suolo agricolo, destinato alla costruzione di un impianto sportivo per un valore di circa 600 mila euro. Nell’elenco degli indagati figurano amministratori e funzionari del Comune di Orta di Atella. L’indagine riguarda un terreno che ha avuto con provvedimento ritenuto illegittimo un cambio di destinazione d’uso, da agricolo ad edificabile. con un aumento del suo valore da 50mila a 600mila euro. In particolare è stato dimostrato che la giunta comunale ha rilasciato un permesso a costruire in deroga agli strumenti urbanistici e non rispondente ai requisiti richiesti dalla legge che prevede il ricorso alla deroga solo quando l’edificio o l’impianto da costruire sia di natura pubblica o di interesse pubblico. L’attuale provvedimento di sequestro deve essere considerato come un seguito e parte integrante dell’attività di indagine denominata ‘Domino’. Nel corso di quale inchiesta, diretta sempre dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere tra il 2013 ed il 2013. sono stati sequestrati in totale 1750 unità immobiliari ad Orta di Atella per un valore di 120 milioni di euro. Nel corso delle indagini sono già state rilevate responsabilità penali sul conto di 34 soggetti, tra cui ex responsabili dell’ufficio tecnico del Comune di Orta di Atella e privati, che dovranno rispondere di abuso d’ufficio e di lottizzazione abusiva. Questa complessa attività di indagini ha permesso di scoprire il rilascio di una serie di permeai a costruire in totale difformità rispetto alla normativa vigente che hanno portato alla realizzazione di interi fabbricati. Il provvedimento di sequestro preventivo per l’impianto sportivo è scaturito proprio dall’evoluzione dell’attività di indagine Domino, in quanto, dopo approfonditi accertamenti documentali, è stato possibile ricostruire l’intera vicenda e dare ad ogni soggetti il proprio ruolo nella vicenda.

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