CASTELLO DEL MATESE – CHIESE, IL SINDACO ORDINA LA RIAPERTURA. DURA POLEMICA CONTRO LA LENTEZZA DI ENTI E ISTITUZIONI

CASTELLO DEL MATESE – Con l’ordinanza sindacale numero 11 Antonio Montone, sindaco di Castello del Matese ha ordinato la riapertura delle tre chiese del paese, chiuse dallo scorso 29 dicembre, dopo la violenta scossa sismica. Dura la polemica – così come si legge all’interno della stessa ordinanza – contro le istituzioni e gli enti interessati che hanno dimostrato la solita “burocratica” lentezza.  “da circa venti giorni il sottoscritto – scrive Montone – sta sollecitando invano tutti gli enti interessati (Direzione Regionale Beni Culturali, Protezione Civile Regione Campania, Vigili del Fuoco, Com di Piedimonte Matese), a prendere atto delle lavorazioni eseguite e dei provvedimenti adottati dalla Diocesi Alife-Caiazzo, al fine di dichiarare la Chiesa Santa Croce fruibile e agibile seppur parzialmente e relativamente alla navata centrale”. Inoltre, nell’ordinanza a firma del sindaco, si legge che: “Lo scorso 23 gennaio in data 23/01/2014 il sottoscritto ha preso atto, per le vie brevi, dalla Direzione Regionale che le squadre miste, previste dai vigenti protocolli in materia di attività post sisma, ancora non erano state formate. Nella stessa giornata del 23/01/2014 il sottoscritto ha quindi richiesto un sopralluogo urgente dei Vigili del Fuoco distaccati a Piedimonte Matese per il tramite del C.O.M., alla Chiesa Parrocchiale Santa Croce al fine di verificare le condizioni di fruibilità parziale, in attesa del sopralluogo definitivo delle cosiddette squadre Miste coordinate dal MIBAC. Il sottoscritto ha più volte informato gli Enti interessati (Direzione Regionale Beni Culturali, Protezione Civile Regione Campania, Vigili del Fuoco, Com di Piedimonte Matese) che in questo Comune non si svolgono le funzioni religiose, in luoghi degni e sicuri, dalla data dell’evento sismico e che le sante messe si stanno addirittura celebrando, su iniziativa del Parroco, nella propria abitazione in luogo certamente non adatto a contenere in maniera idonea e sicura i fedeli”