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Piedimonte Matese – L’ex responsabile dei lavori pubblici coinvolto nello scandalo dei falsi certificati al comun di Capua

piedimonte matese – Anche un professionista di Piedimonte Matese coinvolto nello scandalo dei falsi certificati per sicurezza sul lavoro.
Francesco Greco, 40enne, originario e residente nel centro Matesino,
è stato colito, ieri mattina, da un decreto che gli vieta di dimorare nell’intera provincia di Caserta.

Ex dirigente del comune
Greco, prima di passare al comune sulle psonde del Volturno, è stato dirigente dei lavori pubblici dell’ente municipale piedimontese. Per circa dieci anni ha svolto mansioni di responsabile dei lavori pubblici quando il comune era amministrato dall’ex sindaco Carlo Sarro, continuando nel ruolo anche sotto la gestione commissariale.

L’accusa
Secondo la Procura un ispettore della Asl di Santa Maria Capua Vetere i cinque indagati sono accusati di falso ideologico e corruzione aggravata in concorso. In base all’attività investigativa condotta dai carabinieri sarebbe emerso che a seguito di un incidente sul lavoro di una dipendente comunale gli indagati a vario titolo si sarebbero prodigati per produrre falsi certificati relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro attestando corsi di formazione in quello specifico settore mai eseguiti. Uno dei professionisti coinvolti inoltre è stato fittiziamente nominato responsabile della sicurezza e della prevenzione sui luoghi di lavoro retrodatando l’assunzione ad un periodo precedente all’infortunio in questione.
Le investigazioni che hanno portato all’emissione dell’ordinanza cautelare hanno avuto origine da un’altra più ampia indagine, svolta anche questa dalla Stazione Carabinieri di Grazzanise, che nel 2010 aveva accertato l’esistenza di una consorteria criminale costituita appunto da ispettori del lavoro in servizio presso il dip.di prevenzione ASL CE/2 e da tecnici professionisti.
Alcuni ispettori del lavoro nel corso di controlli sui cantieri edili erano soliti preannunziare ai titolari dei cantieri stessi sottoposti ad accertamenti pesanti sanzioni pecuniarie , sequestri giudiziari dei cantieri e delle aziende, con conseguente blocco dell’attività lavorativa, ove essi si fossero rifiutati di ottemperare alle richieste degli indagati. gdm

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