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CASERTA – Terra dei fuochi, la Esselunga “scarica” i prodotti Campani

CASERTA – Nuova polemica sui prodotti made in Campania. L’allarme arriva da un imprenditore agricolo, Luigi D’Andrea, di Caivano, una delle cittadine diventate suo malgrado simbolo della cosiddetta Terra dei Fuochi. In un articolo pubblicato sul sito Insorgenza Civile, a firma di Lorenzo Piccolo, ideatore di “Compro a Sud”, infatti, l’agricoltore ci mette la faccia e denuncia che la catena di supermercati Esselunga ha deciso d’interrompere le forniture di cicorino campano coltivate nelle sue terre. Una sorte che, da quando è esplosa l’emergenza, sta riguardando molti produttori, lasciati soli a combattere contro grandi marchi che stanno rescindendo i loro contratti o imponendo prezzi al ribasso. E a nulla sembrano valere le rassicurazioni che continuano ad arrivare sulla salubrità dei prodotti del territorio, perché anche fragole e asparagi campani non finiranno più sugli scaffali dei market italiani. E non solo Esselunga, perché anche altri grandi catene come Lidl avrebbero già abbandonato la terra campana. Una situazione troppo delicata perché gli imprenditori da soli abbiano la forza di esporsi, e, così, tutto sta accadendo nel silenzio. Tace anche la Esselunga che, contattata dalla redazione di Retenews24, ha confermato in via ufficiosa l’indiscrezione assicurando una risposta ufficiale solo lunedì.

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