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TEANO – ISOLA ECOLOGICA E BENI CONFISCATI, LA LUNGA ATTESA DEI DOCUMENTI CHE (FORSE) NON CI SONO. PASSERETTI SOLLECITA GLI UFFICI COMUNALI

TEANO – Isola ecologica e beni confiscati alla camorra, l’amministrazione comunale tenta di “riparare” ad anni di gestione poco “brillante”. Sulla vicenda si è discusso durante l’ultima riunione del tavolo permanente; erano presenti il sindaco  Nicola Di Benedetto, il coordinatore del tavolo, Carlo Cosma Barra (delegato all’igiene urbana); l’assessore Vincenzo Tranquillo; il consigliere Adele Passaretti (delegata ai beni sequestrati); i dipendenti comunali Fernando Zanni, Fulvio Russo, Anna Maria Napoletano, Enza Martino. L’argomento viene introdotto dal Sindaco che riassume i diversi aspetti di criticità che ad oggi sono stati posti all’attenzione dell’Amministrazione: disputa sull’effettiva proprietà dell’area su cui  sorge il Centro di raccolta, contenziosi e discussioni generate dall’esecuzione dei lavori (lamentele e denunce giornalistiche del sig. Manna), sopralluogo dell’A.S.L. del 2011, incompleta funzionalità del centro e inefficienza della raccolta degli ingombranti e dei RAEE da parte della ditta Paciello cui è affidata la gestione. Inizialmente il consigliere Adele Passaretti sollecita gli uffici competenti a voler trasmettere gli atti  richiesti con la deliberazione di Giunta n.190 del 23/09/2013 e illustra le informazioni in suo  possesso relative ai terreni ove è ubicato il Centro di raccolta, che, come noto, sono stati acquisiti  al patrimonio comunale quali beni confiscati alla criminalità organizzata. In particolare il  consigliere evidenzia che l’area di sedime del Centro – particella ex 77 del foglio 99 – è attualmente  indivisa: 50% di proprietà del Comune di Teano (ex Albicon) e 50% di proprietà degli eredi Magliulo  e che l’Agenzia del Demanio aveva redatto un’ipotesi di divisione che, però, sembrerebbe non aver avuto seguito. Fernando Zanni rimarca che gli atti ricevuti in passato dall’Agenzia del Demanio sono stati trasmessi all’ufficio tecnico per lo scioglimento della comproprietà e che ha richiesto all’Ufficio predetto di valutare se il centro di raccolta rientrasse in un’ipotetica porzione, pari al  50% della superficie del terreno indiviso, al fine di giungere al già citato scioglimento della  comproprietà. Fulvio Russo comunica che ad oggi l’ufficio tecnico non ha ultimato il formale iter tecnico ed amministrativo e che la verifica richiesta da Zanni ebbe esito positivo in quanto il  centro di raccolta occupa meno del 50% della superficie confiscata indivisa. I presenti  rappresentano quindi l’assoluta necessita di completare l’iter per giungere ad un’ipotesi di divisione e successivo frazionamento e chiedono a Russo di predisporre, entro 7 giorni, un cronoprogramma delle attività ancora necessarie, specificando la disponibilità di tempo e di risorse umane e strumentali per eseguirle ovvero la necessità di ricorrere a professionalità  esterne, quantificandone i relativi costi. Tale cronoprogramma dovrà riguardare anche gli immobili edificati su tali terreni.  Per quanto concerne le polemiche sollevate da Gaetano Manna e relative alla costruzione del centro di raccolta, Zanni ricorda che la Prefettura di Caserta ordinò di affidare ad ACLI terra Benevento la gestione di tutti i beni sequestrati assegnati e che il Comune di Teano ottemperò con una delibera di Consiglio Comunale con cui fu approvata anche la relativa convenzione. In attuazione di tale convenzione sembrerebbe che ACLI terra Benevento propose al Comune l’approvazione del  progetto per la realizzazione del centro di raccolta, da finanziarsi per la quasi totalità con fondi  regionali. L’ing. Russo, RUP di tale intervento, precisa che la differenza tra la somma necessaria all’esercizio di tutti i lavori previsti e la quota garantita dal finanziamento regionale era posta a  carico di ACLI terra Benevento. Dagli atti esibiti è emerso altresì che la predetta ACLI avrebbe dovuto versare tale quota alla Tesoreria comunale e che il Comune l’avrebbe poi gestita per il  pagamento delle diverse spettanze. Zanni comunica che a lui risulta che l’ammontare della  quota versata è pari a circa 7000 euro, ben inferiore a quanto previsto nel quadro economico e  Russo ricorda che gli oneri professionali sono stati saldati dal sig. Manna direttamente ai tecnici incaricati. Il Sindaco rileva l’assoluta atipicità di quanto riferito e chiede di documentare  tutto quanto detto per poter rispondere ai continui attacchi del Manna medesimo. La consigliera Adele Passaretti fa  rilevare che i terreni si cui sorge il Centro di raccolta sembrerebbero essere  stati consegnati al Comune di Teano nel 2010 e quindi non potevano né essere nella disponibilità  dell’Ente negli anni precedenti quando i lavori di costruzione del Centro furono eseguiti né essere oggetto della convenzione del 2004. Russo e  Zanni assumono l’impegno di analizzare gli  atti in possesso del Comune per chiarire quanto emerso e per poter permettere  all’amministrazione di riscontrare, per quanto di competenza, le richieste del sig. Manna. Il Sindaco a questo punto chiede di poter visionare il verbale di sopralluogo dell’ASL nel 2011. Dalla  lettura di tale verbale, redatto per salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori, emerge che  il soggetto contravventore è il presidente del C.U.B. e che quest’ultimo lo aveva trasmesso al  Comune affinchè ottemperasse alle prescrizioni di competenza dell’Ente proprietario. Zanni  comunica che in quel periodo fu affidato incarico ad un ingegnere per valutare ed individuare complessivamente tutti gli interventi a farsi e che alcuni di questi lavori furono eseguiti, mentre altri non sono mai stati realizzati, secondo quanto sostenuto da Russo, per probabile carenza  di risorse. Il Sindaco rimarca che usualmente quando un’opera pubblica è progettata, devono  essere previste tutte le lavorazioni necessarie a renderla funzionante e che è alquanto atipico immaginare un centro di raccolta funzionante ove mancano ancora ad oggi luce ed acqua, e gli  impianti e le attrezzature da utilizzare per la sicurezza delle maestranze. Russo comunica che  il progettista era professionista esterno all’Amministrazione, che l’ammontare del finanziamento  non dava la possibilità di coprire tutte le spese necessarie, in particolare quelle per gli allacci e che,  per quanto è a conoscenza, l’utilizzo del Centro di raccolta sarebbe stato autorizzato con  ordinanza Sindacale nel contesto dell’emergenza rifiuti. Il Sindaco chiede agli uffici competenti di voler indicare analiticamente tutti i lavori necessari a garantire la funzionalità del Centro di raccolta e la sua sicurezza, visto il rincorrersi di voci relative a sversamenti non autorizzati, e il  relativo ammontare per poter programmare di partecipare all’imminente bando della regione  Campania. A tal fine il Sindaco invita Russo a voler redigere un prospetto riepilogativo entro 7 giorni e a voler comunicare se le attività progettuali possono essere svolte con celerità dal  personale dipendente o se è necessario rivolgersi a professionalità esterne, quantificandone di  massima anche le relative spettanze.  A conclusione il tavolo affronta il problema del servizio di raccolta degli ingombranti e delle  apparecchiature elettroniche, che molti utenti definiscono insufficiente. Zanni e Russo  concordano che il centro di raccolta possa accogliere le frazioni riciclabili dei R.S.U. indicati dalla normativa di settore; concordano inoltre che, usciti dall’emergenza, il Comune debba attivare il  procedimento di autorizzazione ordinaria tramite Conferenza dei servizi a cura degli organi  competenti. Il Sindaco li invita a voler allegare al predetto prospetto l’elenco dei codici CER dei  rifiuti ammissibili, in modo da poter fornire un’informazione esaustiva e completa e da poter far  funzionare il servizio di raccolta senza sbavature o inefficienze.

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un commento

  1. non possono essere fatte riunioni senza documenti che smentiscono in Assoluto quello riferito da Zanni.
    Ho iniziato a fare politica all’età di 17 anni con il MSI e ancora oggi mi sento missino, ho ricoperto ruoli di consigliere comunale e ogni volta che un dirigente dava spiegazioni senza documenti , lo invitavo a andarli a prendere a giustificazione di quello che diceva. SE TALI DOCUMENTI NON ARRIVAVANO, CORREVO ALLA CASERMA DEI CARABINIERI.

    è inammissibile riunirsi e sentire dire: ” PARE…. RICORDO CHE…… IL COMUNE OTTEMPERO’ ALLA RICHIESTA DELLA PREFETTURA… I DOCUMENTI FURONO TRASMESSI ALL’UFFICIO TECNICO… RICORDO CHE HA PAGATO SOLO 7.000,00 EURO …ECC… ” un maestro di Amministrazione Comunale, come GIGI FALCO, lo avrebbe mandato a dirigere un’altra area dove non avrebbe fatti danni…………

    Oggi siamo all’assurdo, l’area dell’Isola ecologica, grazie a Zanni non può essere oggetto di opere pubbliche o altro, perchè
    a) indivisa
    b)è oggetto di ipoteca da parte di Equitalia .
    Ipoteca accettata dal dott. Zanni nel 2010 , dimenticandosi che i beni erano già stati accettati dall’Ente, con parere favorevole della Prefettura e Demanio nel 2006 senza ipoteca e con la divisione in corso.

    Io desidero solo la documentazione richiesta, poter chiudere i bilanci dell’associazione.

    Altro……

    Gaetano Manna