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TEANO – Chiesa chiusa per lavori abusivi: Pugliano con Don Vitaliano (e contro il vescovo)

TEANO – La vicenda è emblematica e mostra perfettamente l’abitudine a ragionare in un’unica direzione: il rispetto delle regole (spesso sconosciute) non conta, non conta il modo usato per raggiungere un obiettivo, conta solo l’obiettivo. Così capita che un parroco capace di realizzare consistenti e lunghi lavori su un’antica struttura, senza aver chiesto mai alcun permesso (come imposto dalla legge) passi subito per eroe.
Dopo la chiusura della struttura sacra monta la polemica nella piccola Pugliano. Tantissimi fedeli si sono schierati, senza indugio, al fianco del parroco, don Vitaliano Mandara, finito nell’occhio del ciclone e probabilmente sotto indagine per violazioni delle norme edilizia e di tutela del patrimonio storico. Una parte della chiesa è finita sotto sequestro della Procura, successivamente il vescovo Giacomo Cirulli ha deciso di chiudere la struttura al culto per evitare problematiche maggiori. Chiaramente una chiusura che dovrebbe restare fino alla rimozione dei sigilli.  Proprio contro il vescovo alcuni fedeli hanno puntato il dito.
Lorenzo:
“Il vescovo pensi a diffondere la parola e non a chiudere i luoghi di culto. La comunità di Pugliano – scrive Lorenzo –  ha dato tanto per abbellire la chiesa con in testa il caro DON VITALIANO. Nessuno può privare la comunità di poter usufruire della propria chiesa”.
Gianfranco:
“Questo vescovo com’è vigile… è!!!!! Com’è attento … non condivido il suo modo a cominciare dal fatto che ha aderito a battezzare senza i padrini… caro vescovo – scrive Gianfranco –  don Vitaliano ha creato un angolo di paradiso che resterà alla comunità prendete esempio”.
Concetta:
“Il mio pensiero è simile al vostro. Da quando è sorto questo centro spirituale Pugliano è rinato. Siamo passati dalle stalle alle stelle, scrive Concetta, il parroco non ha fatto nulla di male. La verità verrà fuori. Tutti noi siamo con Don Vitaliano”.
Pina:
Quanta cattiveria!!! Ma che brutti scherzi fa l’invidia! La nostra “Chiesa”? Era a dir poco un tugurio… La Soprintendenza – scrive Pina – non sapeva neanche dove si trovasse la parrocchia San Marcello, oggi che, grazie a Don Vitaliano, è diventata un gioiellino, tutti ligi al dovere e alle regole! CHE BRAVI!”.
Angela:
“Tutti a puntare il dito….verso chi? Verso colui che per anni abbiamo visto con pala e carriola? No! Oggi a Don Vitaliano – scrive Angela – possiamo dire solo grazie, grazie, grazie per tutto ciò che ha realizzato per la nostra Comunità e a loro possiamo solo dire prendete esempio! (Angela)”.
Angelica:
“Che delusione!!! Visto che siamo stati così ligi a controllare se i lavori in un luogo sacro fossero in regola, controlliamo anche quante costruzioni abusive sono state fatte, dove al catasto non risulta nulla, dove certa gente ha più di un’abitazione ma non sa neanche come si paga l’Imu. Il sacerdote conoscendo i tempi di attesa della prassi burocratica e quanti “lavoratori” stanno al comune, si è esposto in prima persona ad autorizzare il tutto. La chiesa – scrive Angelica – in questi piccoli paesi di poche anime, è l’unico punto di incontro, di socializzazione. Per fortuna esistono ancora persone semplici che portano avanti le nostre tradizioni!!! Per gli accertamenti e messa in regola di documenti c’è bisogno di chiudere e sigillare???!! Facciamoli i controlli, ma quelli veri!!!! In tanti anni questo sacerdote ha fatto solo il bene e gli interessi del paese, e dei paesani!!! In bocca al lupo ragazzi e un forte abbraccio a don Vitaliano”.
Gentilina:
“La diocesi di Teano quando la chiesa era una baracca girava la testa, facendo finta di non vedere, adesso chiude la nostra chiesa, fatta con i nostri sacrifici e in primis con quelli di don Vitaliano, con quale diritto o motivazione, visto che non stati apposti sigilli della magistratura, il vescovo dovrebbe preoccuparsi di fare aprire le porte delle chiese non di farle chiudere. La giustizia è di Dio…. non degli uomini. Condividete!!!!!!!”.
Dante:
la diocesi di Teano si preoccupa dove sono sati presi i soldi, come sono stati eseguiti i lavori: sono quindici anni di lavoro e sacrifici economici dei Puglianesi, cose che chi abita il palazzo non sa cosa vuol dire. Sono quindici anni che facciamo piccoli lavori anno per anno, che anche loro sapevano benissimo, ovviamente senza mettere una lira, adesso si svegliano e vedono, chissà perchè solo oggi??? Aprite la nostra chiesa!!!! non ci sono motivi per tenerla chiusa”.
Ilaria:
“esatto . Forza don Vitaliano tutta Pugliano e con voi”

 

 

 

 

 

 

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