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CAPUA – Cantiere rifiuti, la Rent-Line alza bandiera bianca. Il futuro di 51 famiglie è a rischio

CAPUA – Smaltimento rifiuti, la Rent-Line alza bandiera bianca e dal prossimo settembre lascerà l’affidamento. Saranno cinquantuno i dipendenti che rischiano il posto di lavoro, è la terza azienda che in poco tempo lascia l’appalto. Il municipio guidato dal sindaco Carmine Antropoli paga le quote con ritardo e il cantiere è sovradimensionato. Queste le maggiori problematiche riscontrate dall’impresa che, nei giorni scorsi, aveva proposto agli operatori la riduzione dell’orario di lavoro. I sindacati  chiedono alle istituzioni di intervenire rapidamente per fare chiarezza sull’intera vicenda e per garantire i livelli occupazionali.  “Abbiamo convocato  la prima assemblea nelle ultime due ore di lavoro per domani, mercoledì 28 agosto, per discutere di una situazione che crea allarmismo tra i lavoratori tutti.  La Rent-Line – precisa Giovanni Guarino, sindacalista della Fit Cisl – ha comunicato ufficialmente di voler rescindere l’affidamento a partire dal prossimo trenta settembre mentre undici addetti reintegrati dal giudice del lavoro attendono che gli vengano corrisposti gli stipendi di giugno, luglio e la quattordicesima mensilità”. Le rivendicazioni da parte delle organizzazioni sindacali partono da lontano e si riferiscono alle situazioni debitorie che le precedenti aziende, alle quali il municipio di Capua aveva affidato la  raccolta dei rifiuti urbani,  hanno lasciato verso le maestranze che vantano ancora mensilità pregresse per quelle gestioni. Per l’attuale invece agli operatori ecologici capuani devono essere ancora corrisposte gli adeguamenti contrattuali e i rimborsi Irpef. “La preoccupazione più forte per i lavoratori – precisa Guiarino – è che anche la Rent-Line possa lasciare l’affidamento senza riconoscere le somme sopra esposte le quali si andrebbero ad aggiungere all’ennesima liquidazione e trattamento di fine rapporto non corrisposta come già’ accaduto con il Consorzio Unico  nel 2009 e con la Ecological Service nel 2012”.  Queste le motivazioni dell’azione promossa dai sindacati che in assenza di risposte certe da parte dell’azienda saranno pronti ad attivare ulteriore forme di protesta.

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