Pietramelara – Si è svolta pochi giorni l’udienza del processo a carico del generale dell’esercito Luigi Masiello, accusato di possedere munizioni da guerra, munizioni scoperte durante una perquisizione da parte della guardia di finanza. L’imputato è difeso dall’avvocato Michele Mozzi. L’ultima udienza è stata ferma al palo per questione tecniche. Si tornerà in aula il prossimo anno per la nomina di un perito balistico che dovrà certificare lo stato e la pericolosità delle munizioni trovate in casa del generale. Il generale, in caso di condanna, rischia una pena da 1 a 8 anni di reclusione e una pesante sanzione. Infatti il codice penale dice che “chiunque illegalmente detiene a qualsiasi titolo le armi o parti di esse, le munizioni, gli esplosivi, gli aggressivi chimici e i congegni indicati nell’articolo precedente è punito con la reclusione da uno a otto anni e con la multa da 3.000 euro a 22mila euro.
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