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SAN TAMMARO (aggiornamento ore 14:00) – Katia strangolata con una corda. L’assassino l’ha prima stordita con un colpo in faccia. Domattina l’autopsia

San Tammaro (Maria Giovanna Pellegrino) – Per domani mattina l’autopsia sul cadavere della giovane Katia Tondi, trovata strangolata in casa dal marito Emilio Lavoretano, sabato sera. L’incarico peritale, presso l’istituto di medicina legale di Caserta, è stato disposto dal pm Domenico Musto della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Le cause della morte sembrano acclarate: qualcuno ha stretto intorno alla gola della poverina una corda lasciandole evidenti segni di strangolamento ma prima il killer deve averla colpita alla faccia forse con un violento pugno come per stordirla per non farla reagire mentre la uccideva. Infatti la vittima presenta tumefazioni sul volto che non sembrano apparire compatibili con i segni post mortem che potrebbe aver lasciato il marito nel tentativo di rianimarla dopo averla scoperta morta a terra al suo rientro a casa. Sta di fatto che la signora doveva conoscere bene la persona alla quale ha aperto la porta se qualcun altro è entrato in casa nel periodo di tempo in cui il marito dice di essersi assentato perché la porta non presentava segni di effrazione. Inoltre in casa dagli investigatori non è stata ritrovata alcuna corda. Ad indagare su ordine della Procura è la squadra della polizia giudiziaria del commissariato di Santa Maria Capua Vetere, agli ordini del dottor Trocino. Questa mattina gli investigatori sono tornati sul luogo del delitto, sequestrando una serie di oggi dai quali sarà possibile ricavare delle impronti digitali per capire se in casa sono entrate persone diverse dal nucleo familiare. L’ipotesi della rapina o del furto non convince gli inquirenti per le modalità. La famiglia in casa non aveva soldi né oggetti preziosi. La famiglia di Lauretano, operaio presso un gommista a Santa Maria Capua Vetere non poteva permettersi grandi sfarzi, inoltre avevano anche il peso di un mutuo per la casa. A soqquadro è stato messo solo l’armadio che è stato trovato svuotato. Il delitto è avvenuto sabato sera, nel lasso di tempo in cui il marito dice di essere uscito da solo per fare la spesa settimanale. L’uomo è stato già sottoposto ad un interrogatorio per sommarie informazioni. A sentirlo è stato direttamente dal sostituto procuratore Musto.

Il racconto del marito: Al pm Lauretano ha riferito di aver lasciato da sola in casa la moglie con il bambino di 7 mesi e che al rientro l’ha trovata distesa nel corridoio tra la cucina e le camere da letto. Aveva pensato ad un malore e si è precipitato per soccorrerla. Alzandola e vedendola inerme si è reso conto della tragicità della situazione. Ha tentato di rianimarla e poi ha chiesto aiuto ai vicini. A riscontro di quanto detto gli investigatori hanno effettivamente trovato a terra le buste della spesa. Gli scontrini sono finiti tra gli oggetti posti sotto sequestro. Fondamentale sarà stabilire l’orario della morte della signora per fugare qualsiasi dubbio sul marito che si è già rivolto ad un legale, all’avvocato Natalina Mastellone, per la nomina dei periti per l’autopsia.

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