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VAIRANO PATENORA – La guerra dei Campus, un’altra piscina “vicina” al sequetro. Indagano i carabinieri

VAIRANO PATENORA – Dopo il sequestro di “Masseria Robbio”, una struttura ubicata in località Greci, realizzata senza le previste autorizzazioni, un’altra piscina potrebbe fnire sotto sigilli. La struttura sulla quale starebbero indagando i carabinieri della locale stazione, è ubicata nei pressi dell’antica Abbazzia della Ferrara.  Anche in questo caso il sequestro scaturirebbe dalla mancanza di autorizzazioni necessarie. Nei prossimi giorni i carabinieri, al comando del maresciallo Palazzo, potrebbero sequestrare tutto. COme per quella sequestrata in località Greci, la piscina veniva utlizzata da alcune associazioni di volontariato che stavano gestendo dei campus per i propri iscritti. Il timore in paese è che le denuncie siano partite da qualche imprenditore “deluso” dal mancato utilizzo delle proprie stutture.
La delusione di Fabio Vallante (affidata a Facebook)
Nella guerra tra i potenti sono sempre i più deboli a rimetterci. Ognuno dei contendenti avrà le proprie ragioni, noi spieghiamo le nostre. La sig.ra Cristina e il figlio Franco ci hanno messo a disposizione il loro giardino e la piscina per fare delle attività con i ragazzi dell’associazione Abili… diversamente!ONLUS. Non contento il figlio Franco ci ha donato 300€ per comprare materiale per i laboratori.
Ci siamo preoccupati di informarci per mettere tutte “le carte a posto”, ma forse qualcosa ci è sfuggito, forse la cosa più banale ma quel qualcosa ci ha privato della piscina. La quale non è l’attività prevalente, perché i ragazzi anche con il maltempo sono stati nostri ospiti e sono tornati con qualcosa in più rispetto a come erano arrivati la mattina.
In media vengono ospitati 25 ragazzini a settimana con disabilità, psichiche e fisiche ma anche fratellini, amici normodotati provenienti anche dai paesi limitrofi. Tutti si sono agglomerati ed hanno trovato un loro ruolo nel gruppo, seguiti da Martina, Michela, Luca, Francesco, Maria, Margherita e Serena che si sono alternati con amore.
Sono venuti a trovarci degli amici che ci in cambio di un bagno e un’esperienza diversa ci hanno offerto: Enrica e Sergio una lezione di musico-terapia, Giacomo lo Yoga, la sig.ra Orsola per la marmellata di ciliegie… tutti nello spirito di fare “esperienze fuori dal comune”
Come spiegare ad un bambino che non può fare il bagno perché la piscina non ha “le carte a posto?” Ho provato a dire che c’è stato trovato un gatto morto e che bisogna fare le indagini, ma non è credibile. Siamo riusciti a far capire che il bagno si può fare dopo almeno 2 ore dal pasto, ma sia inaccessibile per la burocrazia è un concetto che loro non riescono a comprendere.
Abbiamo deciso con i genitori, che ringrazio per la fiducia, di continuare anche senza il bagno in piscina e rinfrescarsi sotto gli irrigatori e la cosa è piaciuta molto anche ai ragazzi che hanno fatto ancora una volta una nuova esperienza.
La nostra settimana finale che speriamo si possa chiudere con un bagno in piscina sarà caratterizzata con Martedì 23 luglio il primo corso di salvamento e rianimazione cardio-polmonare per bambini e genitori a cura di Michele Zancaglione, Antonietta Guerra e Giovanni Pontillo; poi Giovedì 25 luglio con la festa finale con la Notte Bianca delle Fate e dei Folletti.

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4 commenti

  1. Principe d'Avalos

    Dalla mia esperienza storica mi vengono in mente alcuni passaggi de “I promessi sposi” in cui il Manzoni evidenzia come siano sempre gli ultimi, i deboli, gli indifesi, a rimetterci dal rigore e dal formalismo burocratico della legge, nel senso che se il blitz – dei funzionari dell’ASL, dei Carabinieri accompagnati dal tecnico comunale – ha accertato gravi abusi, è giusto che si proceda severamente, ma se si è trattato di mere irregolarità, credo che vada data priorità ad un’iniziativa che mi appare altamente meritoria tanto più che è senza fini di lucro.
    In un paese come Vairano dove gli abusi edilizi non si contano, appare veramente paradossale tanto rigore nel bel mezzo di un’innocua attività che favorisce specialmente i c.d. “Abili … diversamente”. Per cui se con ci sarà la prova di gravi abusi edilizi e dell’assenza di quelle cautele sanitarie nella fruizione della piscina tali da mettere in serio pericolo la salute dei bambini – cautele che, invero, non sembra siano mai state poste in essere in “altre e più famose” strutture di quella di cui si discute – ritengo che si stia consumando un abuso, a fronte di scandali ben più gravi.
    Ritengo, quindi, dall’alto del mio osservatorio di feudatario e barone di Vairano, che, fino a prova contraria, sia un dovere stare dalla parte degli organizzatori che meritano tutta la nostra solidarietà!!!

  2. Questa delle piscine è una guerra iniziata dal 1984 ed a rimetterci è stato sempre l’interesse collettivo. Le responsabilità non stanno solo in qualche imprenditore più potente, ma in chi lo ha seguito e servito e in parte della cittadinanza nell’aver dato consenso ai servitori e al tempo stesso pensato di poter copiare il potente di turno facendo affari allo stesso modo, poi capita che finiscono per scannarsi l’un con l’altro. E’ così che si fa del tutto per impedire la costruzione della piscina pubblica in località Corvi-Acquarelli; si gettano via miliardi; si fanno palloni e centri sportivi dove al massimo riesci a fare il calcetto; si fanno campi di calcetto privati e s’incassa “qualcosina”; intanto rischia di andare in fumo lo sforzo della società calcistica vairanese perchè non ha un campo per impegnarsi nella promozione. Adesso con quanto è accaduto è giunto il momento di dire basta e chi deve pagare paghi. Tutti i fondi pubblici destinati allo sport vairanese, concessi dal CONI, dovevano essere detinati al centro della Panoramica; chi li ha distratti ne deve rispondere davanti la Corte dei Conti e non solo. Adesso punto e a capo, si riprendano gli obiettivi seri. Circa poi la guerra sugli illeciti edilizi e le lettere anonime,le denunce di privati contro altri privati, si avvii una organica procedura di controllo diretta dal Consiglio Comunale. A mettere sotto controllo non sarà solo il territorio vairanese ma anche quello dei paesi limitrovi; vi è anche una spietata concorrenza contro Vairano Scalo fondata su evidenti, smaccati illeciti edilizi e chiederemo alla Magistratura di esperire i dovuti controlli. In ultimo poi, in relazione ai due casi delle piscine di Vairano vorrei suggerire ai proprietari di dotarsi anche di una migliore professionalità. Non vi alcun divieto di dotare strutture rurali di servizi come piscina e altro, collocandoli dentro la logica dell’agriturismo. Altra cosa è pensare di fare attività commerciale in zona agricola, cambiando la destinazione d’uso.

  3. Sono d’accordo con “Principe d’Avalos”. Ci sarebbero problemi, riguardo gli abusivismi edilizi, più grandi da risolvere. In questo caso si è andati a cercare, come si sul dire, il pelo nell’uvo. Si è andato a colpire il singolo cittadino, per un abuso edilizio che riguardava esclusivamente la sua privacy, senza andare a disturbare il resto della comunità. Il problema, secondo il mio personale pensiero, è che questo paese, come tutte le piccole realtà, è pieno di invidia, rancori e fallimenti personali che tendono ad alzare muri verso un celere sviluppo della nostra piccola Città e danno la forza ai pochi a concentrare le proprie energie in queste fallimentari rivendicazioni per colmare senza riuscirci i vuoti lasciati dai fallimenti di una vita. Allarghiamo le nostre vedute, non fossilizziamoci sulle briciole e guardiamo alle buone proposte per una Paese migliore senza ristrettezza mentale. Buona giornata.

  4. Cari signori…il punto è…… fate le cose come si devono….e in piena regola….Non facciamo sempre i FURBONI……..