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foto di repertorio

AVELLINO – Discarica abusiva a Ceppaloni, scarcerato l’imprenditore Pancione

Avellino (Maria Giovanna Pellegrino) – Discarica abusiva a Ceppaloni, per i giudici della dodicesima sezione del tribunale del Riesame di Napoli non ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza a carico di Amabile Pancione, noto imprenditore avellinese già travolto dallo scandalo a seguito dell’inchiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere denominata Madre Terra III. Di conseguenza, a seguito del ricorso presentato dal difensore di Pancione, l’avvocato Dario Vannetiello del foro di Napoli, l’indagato è stato scarcerato. Libero dunque di ritornare ai suoi affari sulla monnezza. L’inquisito è accusato di aver realizzato una discarica abusiva a Ceppaloni, la città di Mastella. Per questi gravi fatti, lo scorso 4 luglio, è stato arrestato a seguito di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Napoli dottor Giannone De Falco, su richiesta della Dda Partenopea. L’antimafia aveva ipotizzato l’esistenza di un’associazione finalizzata allo smaltimento illecito di rifiuti nella provincia di Benevento e non solo. La posizione di Pancione, insieme a quella di Giustino Tranfa, era tra le più gravate anche perché i due sopracitati, in precedenza, erano stati già raggiunti da un’altra misura cautelare nell’ambito dell’inchiesta sammaritana “Madre Terra” , che fu coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Albano e dal pm Donato Ceglie che consentì di disarticolare definitivamente una vera e propria organizzazione criminale ben radicata sul territorio, vicenda per la quale sono stati successivamente mandati a giudizio. Nella stessa giornata il Riesame ha deciso anche sui ricorsi proposti da Giustino Tranfa, Concettina Tranfa e Marco Pancione confermando la custodia cautelare per Tranfa Giustino e sostituendo l’arresto con il divieto di dimora nella città di Benevento per gli altri coindagati. Le indagini partite nel 2011 della Dda   hanno appurato l’esistenza di una rete criminale dedita al traffico di rifiuti pericolosi solidi e liquidi che erano stati “tombati” nei terreni della località stazione nell’agro del comune di Ceppaloni. Sepolti, sono stati trovati 10mila metri cubi di rifiuti pericolosi sanitari a rischio infettivo, mescolati ad altri rifiuti speciali provenienti dai cantieri edili di Benevento. I rifiuti venivano conferiti illegalmente da ditte compiacenti. L’azienda che gestiva la discarica abusiva non aveva autorizzazioni e il suo giro di affari è risultato di circa 2 milioni di euro.L’operazione per gli arresti e i sequestri dei terreni e dei mezzi e delle varie società  ha visto coinvolti centocinquanta uomini del Corpo Forestale della Campania ed è stata condotta tra le provincie di Napoli, Benevento, Avellino e anche Caserta

 

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