San Prisco / Macerata Campana – Di giorno impiegati, di notte tombaroli. Sono stati sorpresi dai carabinieri della compagnia di Capua in un fondo agricolo posto sotto tutela dalla Sovrintendenza per i beni archeologici. Stavano scavando alla ricerca di antiche tombe e di antiche monete e statue in bronzo. I carabinieri li hanno bloccati e condotti in caserma. Dopo le formalità di rito i due amici, due impiegati statali, sono stati tratti in arresto e collocati ai benefici dei domiciliari in attesa dell’udienza di convalida che potrebbe svolgersi oggi stesso. Nella rete dei militari finisce un Michele P. 40enne di San Prisco e un suo amico, Michele M. 50enne di Macerata Campania. Sotto sequestro un metal detector e attrezzi da scavo. I “ladri d’arte” rubano il passato e cancellano il futuro. Molte zone di Terra di lavoro sono facile preda dei ladri d’arte. I ladri si accaniscono contro ogni cosa dal sapore antico senza esitare, per questo, a introdursi in casa altrui per portare via quadri o semplicemente mobili antichi. Ma il bottino più pregiato per i ladri d’arte sono le tantissime tombe antiche che giacciano ancora sotto terra. Intere necropoli vengono nottetempo scavate e trafugate. Così, immensi tesori scompaiono per sempre da un territorio, quello di Terra di lavoro, che potrebbe fare di questi gioielli autentici volani di sviluppo.
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