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CASERTA – COSENTINO: TESTE, POTEVA CONDIZIONARE ANCHE SCELTE PD

COSENTINO: TESTE, POTEVA CONDIZIONARE ANCHE SCELTE PD.  Nicola Cosentino, ex sottosegretario Pdl all’Economia, era un politico in grado di condizionare scelte persino del Pd a Roma. E’ la tesi di una deposizione in aula durante il processo in corso a Santa Maria Capua Vetere scaturito dall’inchiesta ‘Il principe e la (scheda) ballerina’. A puntare l’indice sui democratici  e’ stato Arturo Cantiello, avvocato penalista, ex esponente della segreteria del Pd a Casal di Principe e testimone nel processo in cui Cosentino e’ accusato di corruzione e per riciclaggio. “Dopo l’uscita su L’Espresso della notizia di indagini in corso per reati di mafia a carico dell’allora sottosegretario, – e’ stata la deposizione di Cantiello – il Pd presento’ un’azione di sfiducia alla Camera. Ma il giorno del voto alla Camera alcuni parlamentari del Pd non si presentarono in aula per votare la sfiducia. Allora noi, della sezione del Pd di Casal di Principe, scrivemmo un documento in cui dicemmo che il partito ci aveva lasciati soli a combattere lo strapotere di Cosentino. Questo documento – ha proseguito – lo portammo all’attenzione del partito in assemblea del Pd a Roma, ma Anna Finocchiaro, presidente dell’assemblea, non volle mettere all’ordine del giorno la nostra lettera perche’, si disse, non c’era tempo. Secondo me, non si doveva dare scandalo con questa cosa. Me lo disse mio fratello, eletto con le primarie e partecipante all’assemblea”. “Cosentino aveva la possibilita’ di influenzare anche lo schieramento avverso?, ha chiesto il pm Antonello Ardituro. “Se i parlamentari del Pd non si sono presentati in aula quel giorno della sfiducia, considerando che mancavano i voti della Lega e il partito di Berlusconi poteva andare sotto con i voti, sono venuti meno al loro mandato”, e’ stata la risposta.  Cantiello, che ha confessato di aver preso parte a brogli elettorali in occasione delle elezioni al comune di Casal di Principe nel 2007, “quando era presidente della quinta sezione”, e’ imputato nel giudizio con rito abbreviato derivante dalla stessa inchiesta in corso davanti al gup di Napoli Eduardo De Gregorio. “Secondo lei, la Finocchiaro seguiva le direttive di Cosentino? E Cosentino era cosi’ potente al punto da influenzare anche la parte avversa?”, ha domandato al testimone, in sede di controesame, l’avvocato Agostino De Caro, difensore dell’ex sottosegretario del Pdl. “Non posso dire questo – ha risposto Cantiello – ma se penso che per votare Prodi i parlamentari si presentarono con le stampelle, credo che quella sfiducia a Cosentino nel 2007 per noi doveva essere la priorita'”. Dopo l’escussione di Cantiello, e’ stata la volta di Mario Cacciapuoti, l’architetto accusato di essere stato corrotto da Cosentino. Cacciapuoti ha riferito di non aver mai incontrato l’ex onorevole del Pdl e di aver perso “l’80 per cento dei sui incarichi dopo un presunto interessamento di esponenti politici locali del Pdl, tramiti di Cosentino”. Il 26 giugno, prevista l’escussione del deputato Pdl Luigi Cesaro.

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