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CASERTA – PROCESSO COSENTINO: TESTIMONE, CAPACE DI CONDIZIONARE PREFETTURA

CASERTA –  Processo in cui oggi e’ stato ascoltato anche l’ architetto che sarebbe stato corrotto dall’ ex coordinatore del Pdl in Campania per una variante del piano regolatore di Casal di Principe in modo da favorire l’ edificazione del centro commerciale Il Principe, mai costruito, ma su cui avevano messo gli occhi imprenditori del clan dei Casalesi. Si tratta di Mario Cacciapuoti, architetto di San Marcellino, nominato nel luglio del 2006 dal commissario Stefano Italiano alla guida della commissione edilizia del comune per redigere il piano regolatore. La circostanza della assegnazione della gestione alla squadra di Coronella e’ emersa durante l’ esame di Cacciapuoti, imputato nel processo con rito abbreviato che si sta celebrando davanti al giudice Eduardo De Gregorio di Napoli. “Il segretario comunale Antonio De Rosa, dopo la vincita della gara per la gestione del campo sportivo, mi disse: Cosentino gliela fara’ passare nera a Italiano dopo questo sgarro – ha dichiarato Cacciapuoti – siccome tu sei stato nominato da Italiano, il prossimo a cadere sarai tu’. Infatti, dopo tre giorni, seppi che il prefetto Italiano presento’ le dimissioni. De Rosa mi disse che il vicario del prefetto di Caserta, Franco Provolo, chiamo’ il dottor Italiano e gli disse: Stefano, ti devi dimettere. Ma non so dire da chi l’ho sentita questa cosa – ha chiarito l’ architetto – erano cose che si raccontavano nei corridoi del Comune di Casa Di Principe”. (AGI) (AGI) – Santa Maria Capua Vetere, 12 giu. -“Subito dopo, siccome era cominciata una campagna stampa, da parte dei quotidiani locali, piuttosto cruenta nei miei confronti – ha continuato Cacciapuoti – io cercai di non essere rimosso perche’ sarebbe stato un colpo per la mia immagine professionale e De Rosa mi indico’ Cosentino come referente a cui fare capo. Chiesi un incontro con l’ onorevole tramite il dottor Cipriano Cristiano che mi fu presentato da Giovanni Lubello (genero del boss del clan dei Casalesi Francesco Bidognetti detto Cicciotto e’ mezzanotte) e tramite anche il geometra Luigi Corvino. Io, pero’, Cosentino non l’ ho mai incontrato. Dopo una serie di rinvii, Corvino mi disse: e’ tutto a posto, ma dopo qualche giorno il nuovo commissario, Savina Marchiarella, mi tolse l’ottanta per cento degli incarichi lasciandomi solo l’urbanistica, allora capii che non c’era stata alcuna raccomandazione e che mi avevano preso in giro”. Ma lei, pero’, venne riconfermato dalla Marchiarella, non ando’ via? La sua nomina all’urbanistica riguardava anche la concessione da dare al centro commerciale?, ha chiesto successivamente il pm della Dda di Napoli Antonello Ardituro. “Si’, ma la Marchiarella mi tolse quasi tutto, mi occupavo del centro commerciale, ma anche di altro”.

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