Sparanise –  Vigile e tecnico a casa di consigliere comunale: dobbiamo entrare per un controllo. La lite e poi il malore della donna

Sparanise – “Noi in famiglia ci sentiamo continuamente minacciati dal giorno in cui mia moglie è passata all’opposizione”.  Sono parole del marito dell’ex assessore Mariagrazia Martiello. La vicenda finirà, con molta probabilità, sul tavolo di qualche magistrato. Le parti in causa, infatti, sembrano intenzionate a sporgere querela, ognuna per le proprie ragioni. E sullo fondo appare l’ombra della ritorsione politica. Protagonisti della questione sono un agente della polizia municipale, il tecnico comunale e la famiglia dell’ex assessore Mariagrazia Martiello. Proprio quest’ultima da qualche tempo ha preso le distanze dal sindaco Salvatore Martiello e dal resto del gruppo di maggioranza. Potrebbe essere questa la ragione alla base dell’azione dei caschi bianchi?
Racconta l’accaduto il marito dell’ex assessore: “si sono presentati a casa nostra un vigile e il tecnico, ho chiesto il motivo della loro presenza. Mi hanno risposto che dovevano verificare un possibile abuso edilizio e venivano per conto della Procura della Repubblica. Quindi ho chiesto di mostrarci il documento, mi è stato replicato che non avevo alcun diritto di visionare l’atto. Ho insistito, ho suggerito di andare in ufficio recuperare il documento e così avrei permesso loro l’accesso nella casa. I due sono andati via per ritornare dopo circa un’ora, incredibilmente con lo stesso rito: devi farci entrare perché dobbiamo rilevare un abuso, rispondo ancora dov’è il documento della Procura? Il tecnico ammette che non c’è nessun documento. E poi aggiunge: ci hanno mandato. Più volte, i due impiegati del comune ci hanno detto: vi denunciamo alla Procura della Repubblica. Gli animi si sono accesi fino a che mia moglie è stata colta da malore tanto da richiedere l’intervento di un’ambulanza del 118. A questo punto ho detto: ora chiamo i carabinieri. Questa parola magica ha convinto i due ad andare via.