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CASERTA – IL COMER RIBADISCE IL NO AL SITO DI STIOCCAGGIO: SI TRATTA DI UN IMPIANTO INUTILE IN UN’AREA DA BONIFICARE

CASERTA – Inaccettabile il comportamento del Comune di Caserta sulla vicenda del sito di stoccaggio New Ecology a Lo Uttaro. Il Sindaco del Gaudio, dopo aver concesso il decreto di classificazione che di fatto consente l’avvio di un’attività insalubre di 1 classe in un’area da bonificare, cerca di mantenere due piedi in una scarpa proponendo, in palese contraddizione con quanto deciso pochi giorni prima, all’Avvocato Luigi Adinolfi, legale delle associazioni ambientaliste e dei comitati, di assumere per conto del Comune l’incarico per il ricorso a suo tempo depositato al Consiglio di Stato contro l’autorizzazione regionale all’impianto. Incarico già affidato all’Avvocato Labriola che vi ha rinunciato in polemica con l’amministrazione. L’Avvocato Adinolfi, che da anni con competenza e passione affianca le associazioni nelle loro battaglie, ha prontamente respinto la proposta che lo avrebbe messo in una posizione di evidente conflitto di interessi. Senza contare che la decisione del Sindaco di concedere il decreto di classificazione senza subordinarlo in alcun modo alla caratterizzazione e bonifica dell’area, come pure la legge gli consentiva di fare a tutela della salute pubblica, mette a rischio la sopravvivenza dell’intero procedimento giurisdizionale dinnanzi al massimo organo della giustizia amministrativa che sarà chiamato ad esprimersi sulla vicenda nei prossimi mesi. E’ ridicola poi la “riserva” con cui è stato autorizzato l’impianto, in quanto è naturale che una eventuale pronuncia del CdS farebbe decadere sia il decreto regionale che questo ultima decretro sindacale. Irricevibile, almeno per quanto ci riguarda, è anche la proposta dell’amministrazione Comunale di istituire un comitato di garanzia per il controllo sull’attività dell’impianto il cui vizio di origine, l’allocazione all’interno dell’Area Vasta da bonificare, non è di certo eliminabile con un’attività di controllo. Senza contare, poi, quali poteri e quali strumenti potrebbe avere un siffatto organismo per effettuare tale controllo, finendo per costituire quindi null’altro che una foglia di fico, dietro la quale il Sindaco potrebbe nascondere la propria incapacità a gestire la vicenda. Ci sembra, poi, francamente superflua la richiesta di un confronto in Consiglio comunale dopo che l’Amministrazione ha disatteso le chiare indicazioni di contrarietà all’allocazione di impianti di rifiuti a Lo Uttaro espresse all’unanimità dal civico consesso nella seduta del’8 novembre del 2011 e dopo aver discusso per delle ore la petizione proposta proprio dai comitati sulla materia.  Appare evidente da quanto accaduto nell’ultima confusa settimana che l’Amministrazione comunale naviga a vista senza un idea precisa di come gestire il territorio. Così, in assenza di qualsivoglia razionale politica di pianificazione, si può arrivare ad autorizzare un nuovo impianto di stoccaggio di rifiuti in un’area da bonificare all’interno della quale già sorgono, l’uno accanto all’altro, uffici, scuole, abitazioni, alberghi e presidi sanitari. Al Sindaco abbiamo presentato nei giorni scorsi una richiesta volta a chiarire una volta per tutte la questione della fogna comunale, che in quell’area non c’è, e su cui si fonda l’autorizzazione allo scarico rilasciata dall’ATO2. Restiamo in attesa di una risposta che se dovesse confermare la nostra ricostruzione dei fatti sarebbe un ulteriore elemento a sostengo della contrarietà alla realizzazione dell’impianto. Nel frattempo non ci resta che continuare la battaglia insieme alle quella parte della società civile che ci affiancherà sulla vicenda per fermare una scelta inopportuna e a nostro parere illegittima. Su questo aspetto c’è da sottolineare la responsabilità anche della Regione Campania che da due anni a questa parte non è stata in grado di approvare definitivamente il Piano Regionale di bonifica.

 

COMITATO EMERGENZA RIFIUTI

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