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Caserta – Cimmino molla ma non riesce a bloccare il tesseramento. La guida passa alla commissione di garanzia fino al nuovo congresso

Caserta – Cimmino molla ad appena un anno dalla sua acclamazione a segretario provinciale del partito democratico, ma non è riuscito a bloccare il tesseramento. Non c’è pace nel Pd provinciale, non è servito nemmeno un segretario condiviso a mantenere l’unità nel partito. Cimmino doveva essere il segretario che avrebbe unito le varie anime del partito democratico di terra di lavoro, ma dopo poco ha fatto pendere l’ago della bilancia verso una corrente che era anche minoritaria. Ieri sera alla riunione convocata dallo stesso Cimmino con i segretari delle sezioni locali, mancavano tutti quei segretari che fanno capo alla corrente del consigliere regionale Stefano Graziano. Per la verità c’èra qualche segretario che non aveva ricevuto nemmeno l’invito ma ha partecipato perché ha saputo dell’incontro. Una dimenticanza? Un tentativo per bloccare il tesseramento e continuare, almeno fino alle elezioni regionali, con Cimmino alla guida del partito. Tentativo fallito. Resosi conto di non riuscire più a mantenere il malcontento che lui stesso aveva generato perdendo lo status di super partes, Cimmino ha rassegnato le dimissioni irrevocabili. Dimissioni formalizzate già ieri sera alla stesura del verbale. Il tesseramento andrà avanti con la commissione di Garanzia e  sarà la stessa, dopo il tesseramento,  ad eleggere un nuovo segretario. Questo andrà a scongiurare quel commissariamento che da anni caratterizza il pd provinciale. Anche perché si deve evitare che da Roma decidono di inviare qualche altro Senatore del nord che non sa nemmeno Caserta dove si trova, per il solo fatto di agevolare come sempre le correnti minoritarie.

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