CASAPESENNA / MADDALONI – Maltrattamenti mediante esorcismi su 13enne e violenza sessuale su altre due ragazze, partito il processo a don Barone

CASAPESENNA / MADDALONI – Maltrattamenti commessi attraverso antichi esorcismi nei confronti di una ragazzina di 13 anni e violenza sessuale nei confronti di almeno altre due ragazze, al processo a carico del sacerdote del Tempio di Casapesenna don Michele Barone, la Chiesa è stata la grande assente. Questa mattina prima udienza, presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, a carico del sacerdote, del commissario di polizia Luigi Schettino e dei genitori della minorenne maltrattata. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Carlo Taormina (per don Barone), Carlo De Stavola (per Schettino), Giuseppe Stellato e Gennaro Ciero (per i genitori della ragazzina maltrattata). Le due ragazze violentate, assistite dagli avvocati Rossella Calabritto e Luigi Mordacchini, la sorella della ragazzina picchiata che sporse denuncia e la minorenne che ha subito le lesioni da parte di don Michele Barone, si sono costituite parte civile. Al processo non si è costituita la Chiesa. A prendersi la scena l’avvocato Taormina che ha prima reiterarato l’istanza di scarcerazione per don Michele Barone (ancora detenuto al carcere di Vallo della Lucania) e poi ha sollevato l’eccezione dell’incompetenza territoriale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere sostenendo la tesi della competenza del tribunale di Aversa in quanto il reato più grave relativo ai maltrattamenti con lesioni permanenti ad un orecchio a carico della ragazzina è stato commesso a Casapesenna. La Procura si è però opposta sostenendo la continuazione di una condotta iniziata a Maddaloni (rientrante nei territori di competenza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere) dove abitava la ragazza, e continuata a Casapesenna. Prossima udienza a luglio.