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CAPUA – GASSIFICATORE – ECCO LE OSSERVAZIONI DEL COMITATO CHE LOTTA CONTRO L’IMPIANTO

CAPUA – “Il Comitato No Gassificatore di Capua ha emesso sue considerazioni sul Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani (P.R.G.R.U.) e sulla localizzazione di un impianto di gassificazione nella provincia di Caserta”. Esordisce così il Presidente del Comitato, Luigi Scarpa: “La lettera è stata sottoscritta anche dai Sindaci dei Comuni limitrofi Capua che hanno espresso ufficialmente la loro contrarietà all’impianto. Destinatario della missiva il Presidente della Regione Campania, in copia l’Assessore all’Ambiente della Regione, il Prefetto di Caserta, il Presidente e l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Caserta, il Commissario straordinario presso la Provincia, l’ARPAC. Gli aspetti trattati sono stati essenzialmente due: la  valutazione della qualità dell’Aria, Ambiente e classificazione del territorio regionale ed il vincolo V-15 come definito nel P.R.G.R.U. della Regione Campania. La Relazione di Valutazione della qualità dell’aria, risalente al 2005 ed utilizzata come base per il Piano Regionale, è stata redatta seguendo la Direttiva  Europea 99/30/CE, che non includeva nella valutazione sostanze inquinanti come il benzene ed il monossido di carbonio. Tale lacuna è stata poi colmata con successive direttive europee del 2000 e del 2008 che stabilivano soglie di valutazione anche per biossido e ossido di azoto, biossido di zolfo, particolato (PM 10 e PM 2,5), piombo, benzene e monossido di carbonio. Sia il Piano Regionale che la Relazione non seguono la Direttiva Europea 2008/50/CE, in particolare tutte le misure utilizzate per la valutazione, oltre ad essere manchevoli della serie di sostanze inquinanti su elencate, risalgono all’anno 2002 mentre le misure, come prescritto dalla Direttiva, andrebbero rilevate e aggiornate come minimo ogni cinque anni ma può essere ripetuta con maggiore frequenza qualora sussistano cambiamenti significativi dei fattori che influenzano in modo negativo la qualità dell’aria-ambiente. Per il secondo aspetto, il vincolo V-15 indica e distingue le zone del territorio regionale soggette a risanamento e mantenimento della qualità dell’aria, laddove le concentrazioni degli inquinanti incidono negativamente sulla salute e sull’ambiente, implicando l’esclusione di determinante aree della Regione Campania, nelle quali non sarà possibile la localizzazione degli impianti afferenti al trattamento e smaltimento inerente il ciclo integrato dei rifiuti. Ne consegue che tutti i piani regionali devono mantenere i livelli degli inquinanti al di sotto dei valori limite. Il comune di Capua è in zona da mantenere sotto osservazione in quanto la concentrazione del biossido di azoto supera il valore limite ma è contenuta entro il margine di tolleranza. Va sottolineato che, per le zone poste sotto osservazione, la normativa definisce l’applicazione di specifiche misure e verifiche periodiche concernenti il risanamento e la tutela della qualità dell’aria. Nulla di tutto questo è mai messo in atto nella città di Capua, ne consegue che, con queste premesse, si amplificano le fondate preoccupazioni sulla costruzione di un gassificatore a Capua, giacché la localizzazione dell’area discende tra l’altro, da una classificazione derivante da una valutazione delle sostanze inquinanti parziale, incompleta e non rispondente alle normative europee in materia”.

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