Presenzano – Riceviamo e pubblichiamo dall’Avv. Adriano Prato: “Leggiamo in Paesenewes.it, 29-1-18, che il Ministero ha riconvocato per domani la conferenza di servizi per la centrale turbogas di Presenzano. Non bastava che il lago-bacino inferiore ha creato nebbai e rovina agli oliveti antichi e pregiati, ora si aggiunge il pericolo di nuove polveri sottili alle emissioni del Cementificio (ma anche inceneritore) di Venafro-Sesto Campano e all’inceneritore di San Vittore. I venti da qualunque parte spirano spingono veleni e morte sul Matese, il Roccamonfina il Montemaggiore e le piane intermedie. Le Regioni Campania, Lazio, Molise e lo Stato concordano nell’ubicare le emissioni nocive in danno dell’ Alta Terra di Lavoro popolata da gente mite e perbene, e viene il dubbio che la mancanza di lavoro e la conseguente emigrazione faccia parte di una strategia che vuole, indebolendo le popolazioni, concentrare qui i danni ambientali. Qui non giungono industrie ma stabilimenti inquinanti e per fortuna l’acciaieria di Riardo è stata scongiurata e così il cementifico che volevano realizzare a Pietravairano. In cambio si appropriano dell’acqua dei nostri monti e qui prevedono di aprire cave in barba ai Parchi naturalistici del Matese, Roccamonfina, delle aree SIC Montemaggiore e Monte Cesima, a due importantissime industrie di acque minerali. La mancanza di rappresentanza politica, l’inerte rassegnazione delle popolazioni, il silenzio dei capibastone fanno temere la svendita e la desertificazione di natura ambientale sulle popolazioni di uno dei lembi più belli della Campania, vero scrigno di archeologia, arte, storia, prodotti tipici”.
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