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Bellona – Lui era violento ma lei non voleva lasciarlo: come farà senza di me. Uccisa a fucilate. Gelosia e rabbia: il mix della strage

Bellona  – Più volte Anna Carusone aveva subito la violenza di suo marito, Davide Mango. Ma lei non lo avrebbe mai lasciato. Quando qualche amica o qualche familiare la sollecitava a porre fine a quella relazione, lei era chiara: “non posso lasciarlo, come farebbe senza di me?”. Anna e Davide si conoscevano da molti anni. Dalla loro relazione nacque la loro unica figlia, molti anni prima del matrimonio.  La strage di ieri, nel centro di Bellona, ha diverse facce e diverse cause. Davide e Anna non sono le uniche vittime. Le vittime, infatti, non sono solo le vite spezzate dal pomeriggio di follia dell’ex vigilantes. Sono sicuramente vittime anche i genitori di Davide che hanno cercato fino all’ultimo di convincerlo ad arrendersi; c’è la famiglia di Anna che parla di strage annunciata. Poi c’è quella ragazzina, la figlia della coppia, scampata alla furia del padre. Gelosia e rabbia sarebbe stata la miscela che avrebbe innescato la follia di Davide. Gelosia – immotivata – verso la moglie che nonostante tutto era sempre pronta a giustificarlo, sempre pronta a ricucire gli strappi che l’uomo apriva con vicini e conoscenti. Lei era solare, sorridente, gentile. Lui era introverso, quasi mai sereno. Davide era arrabbiato con il mondo intero, soprattutto, dopo aver perso il lavoro. Voleva, giustamente, una vita dignitosa. Inviava curriculum ovunque e riceveva sempre la stessa risposta negativa. E lui non riusciva a passarci sopra. Il tempo poi, peggiorava ogni cosa.  Ieri pomeriggio dopo l’ennesima lite, probabilmente, dopo che la moglie aveva deciso di lasciarlo, lui ha imbracciato un fucile freddandola sulle scale. La figlia, adolescente e iscritta all’istituto alberghiero, riesce a scappare, lanciando l’allarme. Poi sei ore di follia durante le quali ha tenuto in ostaggio un paese intero, impedendo anche ai soccorsi di raggiungere la moglie sulle scale e sparando decine e decine di colpi di fucile e di pistola. Cinque le persone ferite, fra cui anche il comandante della stazione dei carabinieri di Vitulazione, Iannarella.  Alla fine il suicidio con un colpo di pistola alla testa.

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