Roccamonfina – Deturpazione del paesaggio e danni ambientali, assolto proprietario castagneto: revocata anche ammenda di 20mila euro

Roccamonfina –  La sentenza emessa dal giudice monocratico del tribunale di Santa Maria Capua Vetere in merito al processo contro un proprietario di un castagneto, potrebbe rappresentare un precedente importantissimo per tante altre persone della zona, proprietari di castagneti all’interno del perimetro del Parco di Roccamonfina foce Garigliano. L’uomo, Antonio Mastroluca, era accusato di aver modificato alterato e danneggiato le bellezze paesaggistiche lungo i pendii del vulcano di Roccamonfina. Il giudice ha deciso per la sua assoluzione e la revoca alla condanna a suo carico di circa 20.000 euro di ammenda. Era accusato  “…..perché in qualità di proprietario e committente realizzava in assenza di permesso di costruire in Roccamonfina Località “Faito del Monte Santa Croce”, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico – ambientale, realizzava una pista in terra battuta all’interno di un castagneto avente una lunghezza di circa 280 metri, larghezza 2,50 metri, e una scarpata di circa un metro. La pista veniva realizzata mediante taglio a monte e riporto a valle del terreno, con estirpazione di circa 20 ceppaie di castagno. Inoltre era accusato per aver, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, eseguito le opere in area sottoposta a vincolo paesaggistico – ambientale in assenza delle dell’autorizzazione prescritta e di aver in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, distrutto o alterato le bellezze naturali dei luoghi.
Al termine del processo il giudice ha accolto la linea difensiva – proposta dall’avvocato Gabriele Gallo – in ordine alla impossibilità dell’accertamento della paternità delle opere inoltre la realizzazione della via di accesso ai fondi non ha cagionato qualsivoglia danno alle bellezze naturali atteso che la realizzazione della stessa è finalizzata solo a garantire l’accesso ai fondi di terreno.