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TEANO – Teatro romano: lunedì 20 novembre importante manifestazione per la riapertura

TEANO – Lunedì 20 novembre, al Museo archeologico di Teano, verrà presentata la riapertura al pubblico del Teatro romano di Teano, uno degli edifici teatrali più importanti dell’Italia antica, interamente costruito su volte, con un impianto architettonico all’avanguardia per le soluzioni costruttive adottate nel panorama degli edifici teatrali di tradizione ellenistica in Italia. Alle ore 12.00 visita al Teatro.  PARTECIPANO: Nicola Di Benedetto, Sindaco di Teano; Anna Imponente, Direttore Polo Museale della Campania; Antonio Salerno, Direttore del Museo archeologico e del Teatro romano di Teano;  On.le Corrado Matera, Assessore allo Sviluppo e Promozione del Turismo, Regione Campania; On.le Pina Picierno, membro della Commissione per i Bilanci del Parlamento Europeo ; On.le Antimo Cesaro, Sottosegretario di Stato del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Seguiranno: “La voce del Teatro”, letture a cura del Liceo Scientifico Statale “Leonardo da Vinci” di Vairano Patenora e Scalo; “Libiamo ne’ lieti calici”, brindisi augurale per il Teatro a cura dell’Istituto Alberghiero IPSSART di Teano. Costruito alla fine del II secolo a.C., l’antico edificio da spettacolo venne modificato in età augustea, probabilmente con l’elezione di Teanum Sidicinum a colonia romana, secondo i principi dell’architettura teatrale romana, con l’inserimento di palchi d’onore (tribunalia) e la ricostruzione del fondale verticale dell’orchestra (scaenae frons) che fu arricchito con colonne di marmi preziosi e raffinate decorazioni. Il Teatro faceva parte di un complesso architettonico costituito da una grande terrazza artificiale sulla quale sorgeva anche un tempio che sembra fosse dedicato ad Apollo. Quando, agli inizi del III secolo d.C., il teatro fu completamente rinnovato per volere imperiale, su impulso di Settimio Severo e completato da Gordiano III, assunse forme grandiose. La cavea raggiunse un diametro di circa m. 85 e l’edificio scenico, decorato con tre ordini di colonne, capitelli, architravi e sculture nei più rari e pregiati marmi, raggiunse m. 26 circa di altezza. In epoca tardo antica e medievale sulle rovine dell’edificio, probabilmente crollato per un terremoto, si impiantò un cantiere per il recupero e il riutilizzo dei materiali architettonici di marmo. Tra il XII ed il XIII secolo sulla cavea ormai interrata fu costruito un quartiere artigianale per la produzione di mattoni e ceramica. In età moderna dell’antico teatro restava solo un vago ricordo. Un viottolo di campagna passava sulle rovine della scena, montava sulle strutture oramai quasi sepolte e si infilava sotto le volte dell’ambulacro mediano per poi uscire e proseguire verso il centro medievale.  L’aspetto vetusto e recondito delle rovine indusse a denominare la zona come “le Grotte” e, a tutela del viandante, fu installata una cappella con altare dedicato alla Madonna.  Le prime esplorazioni sistematiche del monumento furono condotte agli inizi degli anni 60 del secolo scorso da Werner Johannowsky. Dopo alcuni interventi di scavo e restauro nella seconda metà degli anni 80, a partire dal 1998 fu concepito un articolato progetto di esplorazione, restauro e valorizzazione del sito, durato oltre un decennio.  Le scoperte succedutesi negli anni permisero di chiarire molti aspetti del complesso monumentale e i restauri effettuati, sia con finanziamenti nazionali sia con fondi dell’Unione  Europea, consentirono di restituire alla fruizione pubblica l’antico edificio, che poté ospitare anche importanti rappresentazioni teatrali. In seguito, per molti mesi, il Teatro è stato chiuso al pubblico per adeguamenti relativi alla sicurezza, con il passaggio del monumento al Polo museale della Campania, grazie anche alla collaborazione del Comune di Teano, si è avviato da subito un programma operativo di messa in sicurezza dell’area archeologica e di ripristino dei percorsi di visita, provvedendo alla sostituzione integrale della balaustra lignea che delimita le aree di scavo, all’adeguamento strutturale delle scale metalliche che consentono di accedere ai diversi livelli del monumento, alla chiusura con vetri rinforzati dei lucernari sulle scale degli ambulacri, al taglio della vegetazione infestante e alla manutenzione integrale delle aree sistemate a verde.  Nella manutenzione del verde un sostegno è stato offerto anche dall’Associazione Sidicina Amici dei Musei e dai detenuti della Casa di Reclusione di Carinola che hanno prestato il loro lavoro volontario nell’ambito di un Accordo di Collaborazione tra Polo Museale, Direzione della Casa di Reclusione e Comune di Teano. Al Teatro di Teano è dedicato un intero settore del Museo archeologico di Teanum Sidicinum, con plastici ricostruttivi del complesso nelle sue diverse fasi, resti architettonici, tra cui architravi e capitelli riccamente decorati, e apparati scultorei di grande pregio

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2 commenti

  1. Prof.ssa Gaia Gervino

    Sono una tutor per l’ASL dell’ISISS “Ugo Foscolo” di Teano e con la classe IVAS stiamo lavorando da tempo in convenzione con il Polo Museale della Campania, il Museo Archeologico e l’Associazione “Teano in Movimento” per preparare i nostri alunni per questo evento. Saranno le guide al Teatro il giorno 20 dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e sinceramente mi dispiace per loro che non siano stati menzionati nell’articolo, dopo tutta la fatica che hanno ed abbiamo fatto! In attesa di conoscerne le motivazioni.

  2. Abbiamo dato spazio ad un comunicato stampa inviato dal polo museale, se ritiene, può inviarmi in email (info@paesenews.it) nota con tutti i dettagli per evidenziare il ruolo dei ragazzi del Foscolo