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foto di repertorio

Caserta – Consorzio Rifiuti, dipendenti “differenziati”: divampa la protesta

Caserta – I dipendenti del consorzio rifiuti in campania fanno presente le numerose violazioni di legge, in particolar modo la violazione dell’art 4 dell’Opcm del 28 /08/ 2009 n 3804 in base ai quali i Comuni nel procedere agli affidamenti devono garantire il passaggio dei dipendenti dei Consorzi all’impresa affidataria, alle stesse condizioni contrattuali in essere, invece molti Comuni hanno permesso, che le ditte assumessero personale ex novo comportando una duplicazione dei costi in quando in base al’art 11 comma 3 e l’art 13 comma 1 della legge n 26/02/2010 i costi dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti compresi quelli dei dipendenti dei Consorzi trovino integrale copertura economica a carico dell’utenza quindi con relativa copertura finanziaria, per più l’art 5 comma 1 e comma 2 dell’Opcm del 09/02/2007 n 3564 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n 38 del 15/02/2007 sancisce l’obbligo di avvalersi per lo svolgimento del servizio di raccolta differenziata dei dipendenti dei Consorzi assegnati in base, all’ordinanza del Ministero dell’Interno delegato alla Protezione Civile n 2984 del 25/02/1999 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n 50 del 02/03/1999. Un’altra violazione è data nella mancata applicazione dell art 4 comma 1 della Legge n 210 del 30/12/2008 in base al quale i bandi di gara contengono misure di assegnazione del personale del Consorzio compresa la quota in cantiere e amministrativa, in mancanza i Prefetti previa diffida nominano un Commissario ad Acta per i necessari adempimenti . Inoltre è stato violato l’art 202 comma 6 della Legge n 152 del 03/04/2006, in base al quale ai dipendenti dei Consorzi va applicata ai sensi dell’art 31 del decreto legislativo del 30/03/ 2001 n 165 la disciplina del ramo d’anzienda di cui all’art 2112 del Codice Civile, quindi il trasferimento sui comuni in quanto soci del consorzio.
Infine facciamo presente che nonostante l’art 44 comma 1 della recente legge regionale, del 26/05/2016 n 14 vieta in maniera categorica assunzioni ex novo, in molti comuni si continua a fare assunzioni mediante le ditte. Per tutto cio noi chiediamo all’autorità proposte di ristabilire la legalità, tenendo presente che l’art 8 comma 5 dell’opcm n 3686 del 01/07/2008 sancisce che al personale a tempo indeterminato in servizio presso il Consorzio si applicano le disposizioni, previste dagli art 33 e 34 del decreto legislativo n 165 del 30/03/ 2001 in base ai quali siamo dipendenti pubblici a tutti gli effetti, posti in disponibilità. E messi a fare corsi e progetti compreso volantinaggio per la sensibilizzazione come se fossimo disoccupati provenienti da ditte ormai fallite in attesa che l’ente dell’ambito diviene operativo al fine di trovare una ricollocazione comunque incerta nelle ditte che svolgeranno il servizio in esso quando la legge invece prevede un tavolo negoziale presso l’aran e con l’anci e il Ministero della Pubblica Istruzione come avvenuto per i dipendenti della Provincia, e ora per gli Lsu anche in funzione del recente decreto legislativo n 75 del 25/05/2017 e successivi decreti attuativi pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n 130 del 07/06/2017 volti al superamento del precariato nella Pubblica amministrazione con precedenza, a coloro che sono posti in disponibilità.
Anche perché non è più tollerabile che siano palesemente violate le leggi, a nostro danno e danno dei cittadini, calpestati i nostri diritti, la nostra dignità, la nostra libertà, è arrivato il momento di dire basta, che le istituzioni si adoperino quando prima onde di evitare problemi di ordine pubblico e non solo. (c.s.)

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